Il 1° collegiale della nazionale italiana femminile di pesca in apnea rappresenta un passo importante di quella che si può chiamare a tutti gli effetti l’ “Era Martinelli“. La fortissima Campionessa, attuale detentrice del titolo Euro-Africano, conquistato in Tunisia nel 2022, allontanatasi dalle competizioni nella figura di atleta è oggi il nuovo DT della nazionale femminile di pesca in apnea.

Dopo un vero e proprio sfaldamento di quella che era la squadra femminile italiana vincitrice del titolo Euro-Africano a squadre in Tunisia, con l’abbandono, definitivo o momentaneo, di atlete come Alessandra Totaro e Alice Ferrari, e con Emanuela De Lullo unica “superstite” a non mollare, ma rimasta sola lo scorso anno sia all’italiano di Leuca che al mondiale in Spagna, il lavoro di ricostruzione non era affatto facile.

C’è da dire che la scelta della Fipsas e del responsabile del settore pesca in apnea, Sandro Congedo, preparato e attento “timoniere”, di insignire Tiziana Martinelli del ruolo di Direttore Tecnico della squadra femminile, è stata una soluzione molto intelligente. Da un lato ha alleggerito Marco Bardi del doppio impegno di gestire sia la squadra maschile, lavoro non da poco e pieno di pressioni, che quella femminile, dall’altro ha dato a quella che è sempre stata la più forte e carismatica atleta italiana di pesca in apnea un compito che sembra perfetto per lei.

Il DT della nazionale femminile di pesca in apnea, Tiziana Martinelli, e il Responsabile FIPSAS del settore pesca in apnea, Sandro Congedo

Abbiamo sentito il Direttore Tecnico della squadra femminile dopo il primo collegiale svoltosi nella splendida location della Y-40.

L’intervista al DT

Carlo Forni: Questo primo collegiale è un momento importante per la nazionale italiana femminile dell’ “Era Martinelli”. Come sono state selezionate le ragazze?

Tiziana Martinelli: È la prima volta che viene organizzato un collegiale per la Nazionale Femminile di Pesca in Apnea. L’evento ha una doppia valenza, infatti è sia propedeutico al prossimo impegno che è il Campionato Euro-Africano in Turchia, sia conoscitivo delle nuove leve…
Presenti il nostro Responsabile di Settore Alessandro Congedo, le Dott.sse Maria Silvia Amaddii (medico sportivo) e Anna Rosati (psicologa).
Sono state convocate le atlete titolari Alice Ferrari e Federica Randazzo con i rispettivi assistenti barcaioli Diego D’Alessandro e Diego Mazzocchi.
La cosa straordinaria è che è stata aperta la partecipazione allo stesso a tutte le ragazze agoniste e neofite che fanno parte del gruppo che ho creato nel corso del tempo dalla mia nomina ad oggi.
Hanno aderito con grande piacere da parte di tutti, Cinzia Mora Celis, Elena Bartolacci, Guendalina Orlando, Samanta Tatoni, Olga Tofan e Clara Pace.

CF: Quale livello hai trovato, e soprattutto quali pensi siano i tempi per portare le più inesperte a livelli tali da poter competere?

TM: Prima di tutto devo dire di aver trovato le ragazze molto in sintonia con l’elemento acqua. Sono tranquille e si muovono bene con grande armonia. Durante i vari esercizi che abbiamo fatto, tutte si sono impegnate al massimo ed hanno dimostrato tranquillità e capacità di concentrazione, ascoltando e mettendo subito in pratica i suggerimenti che venivano offerti.

Ad ogni modo, sono quasi tutte ragazze alle prime armi. Ho trovato alcune di loro molto dotate a livello apneistico e con uno spiccato senso venatorio. Basterà loro solo fare più esperienza nella pesca in apnea. Si dovranno sicuramente impegnare ad andare in mare e pescare il più possibile, ma già adesso hanno le carte in regola per fare bene in una competizione.
Per altre di loro invece il percorso sarà un po’ più lungo, perché si stanno affacciando ora a questo mondo e devono acquisire le basi.
Tutte sono accomunate da un grande entusiasmo, acquaticità, volontà e passione. Sicuramente presto sentiremo ancora parlare di loro.

CF: Cosa serve ancora e cosa ti sei prefissata nell’immediato e nei prossimi anni?

TM: Sono già state apportate molte novità al settore femminile, ma sono i primi passi. C’è tutto da costruire e quello che mi preme è farlo con solide basi, (sarà forse per deformazione professionale!).
Mi sono state accordate due importanti modifiche alla circolare normativa: campi gara separati fra atleti maschi e femmine, e stesso peso minimo delle prede sia per gli uomini che per le ragazze. Forse possono sembrare cose di poco conto, invece sono fondamentali, posso dirlo per esperienza personale, dato che mi sono trovata più volte a competere spalla a spalla con gli uomini in campi gara nazionali e internazionali. In nessun’altra disciplina è ammessa questa promiscuità, ovviamente sfavorevole al gentil sesso.
Penso che per far crescere il movimento femminile siano importanti momenti di aggregazione come questo stage ed anche fissare continuamente obiettivi sarà sicuramente una buona strategia.

CF: Su cosa avete lavorato a questo collegiale?

TM: Il Collegiale è stato voluto per creare maggiore coesione tra gli atleti, per pianificare l’imminente trasferta in Turchia, per valutare lo stato di forma sia fisica che psicologica e fare il punto della situazione.
La buona convivenza non è mai scontata ed avere la possibilità di stare insieme e lavorare in modo sereno su una competizione importante prima che questa avvenga credo sia fondamentale per prevenire ed evitare possibili criticità.
La sorpresa positiva è stata che tutte le nuove ragazze hanno fatto subito gruppo fra loro. Si sono trovate benissimo. Questo è stato un vero successo nel quale speravo!

CF: Quale consiglio per le ragazze che iniziano ora a guardare alle competizioni?

TM: A tutte le ragazze curiose io consiglio di provare, di non fermarsi a guardare. Devono provare perché solo sperimentando si può avere una visione veritiera e completa di questa affascinante disciplina. Non preoccupatevi dei pregiudizi e non arrendetevi alle prime difficoltà, andate in mare a pesca in sicurezza e divertitevi. Se vorrete sarete accolte a braccia aperte dalla federazione per un cammino verso il mondo agonistico.

Grazie e in bocca al lupo TIZ!