Nella prima parte sul mimetismo abbiamo visto in che modo questo fenomeno è efficace in mare e come gli abitanti di questo fantastico mondo vedono ciò che li circonda.
E’ anche evidente che per mimetismo si intende tutto ciò che ci nasconde dai sensi degli altri esseri viventi, prede o predatori che siano. Fa parte quindi del mimetismo anche la tecnica con la quale ci spostiamo e ci posizioniamo in mare durante le fasi della pesca.
A partire dalla superficie, bisogna evitare che il pesce ci veda ancora prima di effettuare la capriola, altrimenti, nella maggior parte dei casi, il pesce andrà in fuga, e solo raramente si farà avvicinare. Per fare ciò, bisognerà nascondersi dietro scogli affioranti, se ve ne sono, oppure sfruttare il sole nelle ore centrali, posizionandosi sopra il pesce, e invece evitare di farlo nelle restanti ore oppure nei mesi invernali. In questo ultimo caso, con i raggi del sole inclinati rispetto alla superficie del mare, sarà opportuno iniziare l’azione di pesca da lontano, scendere e spostarsi fra le rocce sul fondo fino ad arrivare a sorprendere il pesce all’agguato, oppure appostandosi per l’aspetto.
Una volta sul fondo lo spostamento avverrà con lente e strette pinneggiate, ma anche, nelle fasi finali di appostamento, utilizzando le braccia, senza più muovere le pinne, per evitare spostamenti d’acqua facilmente rilevabili dalla linea laterale dei pesci. I movimenti piccoli e lenti potranno, al contrario, fungere da elemento che incuriosirà i pesci. Infine, ci dovremo appostare in modo da essere quasi completamento coperti da un riparo, come uno scoglio, ma avere comunque buona visibilità. In mancanza di massi, dovremo sfruttare ogni più minima copertura, come la stessa posidonia.
Come si sfrutta il sole alle spalle in superficie, lo si può fare anche sott’acqua, in modo che il pesce riceva i raggi solari negli occhi e quindi perda notevolmente la capacità visiva. Ciò, evidentemente, funziona a profondità medio-basse, mentre a batimetriche elevate l’effetto del sole alle spalle sarà trascurabile.