Apnea Passion Magazine ha avuto il piacere di intervistare Roberto Salmeri, atleta calabrese tesserato e Presidente del circolo ADPS Mimmo Arena – Marisub Palmi. Salmeri sarà tra i protagonisti del prossimo Campionato Italiano Assoluto di Pesca in Apnea, in programma a giugno nelle acque di Gallipoli, in Puglia. Abbiamo parlato con lui della sua passione, delle sue tecniche di pesca e della preparazione in vista di questo prestigioso appuntamento.

Apnea Passion Magazine: Quando e come è nata la tua passione per la pesca in apnea?
Roberto Salmeri: La mia passione per la pesca in apnea è nata all’età di 12 anni, grazie all’influenza di mio padre, che lavorava come sommozzatore professionista (OTS). Sin da bambino, osservandolo immergersi e raccontare le sue esperienze sottomarine, ho sviluppato una profonda curiosità per il mare. Inizialmente mi affascinava il semplice atto di esplorare i fondali, ma con il tempo questo interesse si è trasformato in una vera e propria passione per la caccia subacquea. La bellezza degli ambienti marini e la sfida che la pesca in apnea rappresenta hanno fatto il resto, spingendomi a dedicarmi sempre di più a questa disciplina.

AP: Quali sono le tecniche di pesca che prediligi e quali sono le prede che ami catturare?
Roberto Salmeri: Tra le varie tecniche di pesca in apnea, quelle che prediligo maggiormente sono l’aspetto e l’agguato. Queste due metodologie richiedono una combinazione di pazienza, strategia e una buona conoscenza del comportamento delle prede. Tuttavia, non disdegno affatto la pesca in tana, che considero tra le più produttive in gara, specialmente quando le condizioni non permettono approcci più dinamici. La pesca in caduta è sempre stata tra le mie preferite, poiché regala emozioni uniche e richiede un elevato controllo dell’assetto e della respirazione. Purtroppo, negli ultimi anni questa tecnica ha perso gran parte della sua efficacia a causa della riduzione delle prede a cui può essere applicata. Per quanto riguarda le prede, durante l’inverno mi concentro soprattutto sui dentici, che rappresentano per me una sfida entusiasmante: spesso dedico almeno 20-30 tuffi per cercare di individuarli e insidiarli con la giusta strategia. Tra le altre specie invernali che apprezzo particolarmente vi sono le spigole e le tanute. D’estate, invece, la mia attenzione si sposta su cernie, ricciole e pelagici in genere, prede che richiedono tecnica e preparazione fisica per essere affrontate con successo.

AP: Cosa ti spinge a partecipare alle competizioni di pesca in apnea?
Roberto Salmeri: Il mio percorso nel mondo delle competizioni è iniziato molto presto: a soli 14 anni ho preso parte alle prime gare sociali del mio circolo, esperienze che mi hanno fatto appassionare all’agonismo. La competizione, per me, rappresenta un’opportunità non solo per mettermi alla prova, ma anche per apprendere nuove tecniche e strategie osservando gli atleti più esperti. Durante i primi anni, quando ancora non potevo gareggiare nelle selettive, partecipavo come barcaiolo, cercando di carpire ogni segreto dai migliori pescatori. Appena raggiunta la maggiore età, ho potuto finalmente competere ufficialmente e da quel momento ho sempre cercato di migliorarmi, passo dopo passo, fino ad arrivare al livello attuale. Oggi, nonostante gli anni di esperienza, la mia voglia di gareggiare e la passione per questa disciplina sono rimaste inalterate.

AP: Come ti stai preparando per i prossimi Campionati Assoluti? Hai già avuto modo di conoscere il campo gara?
Roberto Salmeri: Purtroppo, i miei impegni lavorativi e familiari limitano il tempo che posso dedicare agli allenamenti, che attualmente si riducono a due o tre giorni alla settimana. Tuttavia, cerco di sfruttare al massimo ogni sessione di pesca in mare per affinare la mia tecnica e migliorare la mia condizione fisica. Spero che, con l’arrivo della primavera e le giornate più lunghe, possa aumentare la frequenza degli allenamenti e prepararmi al meglio per l’importante appuntamento di giugno. L’Assoluto di Gallipoli rappresenterà una sfida impegnativa, soprattutto perché non conosco ancora il campo gara. Questo significa che il periodo di preparazione sarà fondamentale per studiare il fondale, individuare le zone più promettenti e mettere a punto la strategia migliore. Sono comunque fiducioso e so di poter contare su un ottimo compagno di preparazione, il che rappresenta un valore aggiunto per affrontare al meglio questa competizione.

AP: Un tuo pronostico: i primi cinque atleti, in ordine sparso, del prossimo Assoluto.
Roberto Salmeri: Secondo molti esperti, a Gallipoli saranno i profondisti a fare la differenza, data la conformazione del fondale e la presenza di pesci stanziali a profondità importanti. Tuttavia, credo che ci siano buone opportunità per tutti, soprattutto per chi saprà adattarsi velocemente alle condizioni del campo gara. Se dovessi stilare una lista dei primi cinque classificati, in ordine sparso, includerei sicuramente questi nomi: Cuccaro, De Mola, Dessì, Fazzolari e Cappelletti.
- Sarà senza dubbio una gara combattuta fino all’ultimo istante, con atleti di altissimo livello pronti a contendersi il titolo. Per quanto mi riguarda, darò il massimo per ottenere un risultato importante e onorare questa competizione al meglio delle mie possibilità.