Barbara Bennici, palermitana doc, atleta di lungo corso nell’atletica leggera, ha scoperto solo recentemente la pesca in apnea, ma ha già fatto parlare di sé. Spinta da una passione profonda per il mare e affiancata da un mentore d’eccezione, Igor Bisulli, Barbara ha ottenuto il pass per i Campionati Assoluti di Pesca in Apnea FIPSAS che si terranno a giugno a Gallipoli. L’abbiamo intervistata per conoscere meglio il suo percorso e le sue emozioni alla vigilia di questo importante traguardo.

Apnea Passion Magazine: Quando e come è nata la tua passione per la pesca in apnea?

Barbara Bennici: La mia passione per la pesca in apnea è sbocciata soltanto di recente, ma il legame con il mare affonda le radici nella mia infanzia. Fin da piccola trascorrevo intere estati in acqua, armata solo di maschera e boccaglio, affascinata dalla profondità e animata dal desiderio di toccare il fondo. Ricordo ancora le grida di mia madre che mi raccomandava di non allontanarmi troppo, di non superare le boe… ma il richiamo del mare era più forte di tutto. Quel senso di libertà e scoperta è rimasto con me, ed è forse quello che oggi ritrovo nella pesca in apnea.

Barbara Bennici con un'orata

AP: Quali sono le tecniche di pesca che prediligi e quali le prede che ami catturare?

Barbara Bennici: Come dicevo, mi sono avvicinata da poco a questo sport, e tutto è cominciato grazie all’incontro con Igor Bisulli, che oltre a essere un grande campione, è anche un maestro generoso e paziente (anche un campione come Gentilino è stato suo allievo). Grazie a lui ho scoperto la pesca in apnea e me ne sono innamorata. La tecnica che mi affascina di più è senza dubbio la pesca in tana. Mi piace scrutare il fondale, osservare ogni anfratto e cercare di capire dove potrebbe nascondersi il pesce. È una sfida di intelligenza e sensibilità, che ti insegna a essere attenta e rispettosa dell’ambiente.

Barbara Bennici con la sua preda preferita

Tra le prede, la mia preferita è sicuramente la corvina. La trovo elegante, con quel suo modo sinuoso di muoversi tra le rocce. Vederla nuotare è già uno spettacolo, ma saperla insidiare e catturare con le giuste accortezze è una vera soddisfazione. E poi, diciamolo, è anche ottima da mangiare!

AP: Cosa ti spinge a partecipare alle competizioni di pesca in apnea?

Barbara Bennici: La competizione fa parte del mio DNA. Ho iniziato a fare agonismo a 13 anni, nell’atletica leggera, e da allora non ho più smesso. Gareggiare per me è uno stimolo continuo, è un modo per mettermi alla prova, confrontarmi con gli altri, crescere. Anche nella pesca in apnea ritrovo quel sano spirito competitivo che ti spinge a migliorarti ogni giorno. E poi, l’ambiente delle gare ha qualcosa di speciale: la condivisione, il rispetto reciproco, l’adrenalina… sono sensazioni che ti entrano dentro e non ti lasciano più.

AP: Come ti stai preparando per i prossimi Campionati Assoluti? Hai già avuto modo di esplorare il campo gara?

Barbara Bennici: La preparazione atletica è sempre stata una parte fondamentale della mia vita. Continuo a correre ogni giorno, perché per me l’allenamento a secco è importante tanto quanto quello in acqua. Da quando ho deciso di partecipare agli Assoluti, ho intensificato le uscite in mare, cercando di migliorare ogni aspetto: l’apnea, l’osservazione, la lettura dei fondali. E naturalmente sto cercando di assorbire il più possibile da Igor, che mi sta guidando in questo percorso con grande dedizione e competenza. Quanto al campo gara, non ho ancora avuto modo di conoscerlo direttamente, ma sto cercando di raccogliere quante più informazioni possibili per arrivare preparata.

AP: Un tuo pronostico: le prime cinque atlete del prossimo Assoluto femminile, in ordine sparso?

Barbara Bennici: A dire il vero, non mi sento ancora in grado di fare un pronostico preciso. Sono nuova in questo ambiente e conosco solo alcune delle atlete siciliane che ho incontrato durante le selettive. Ma una cosa è certa: a Gallipoli ci sarà un gruppo di donne determinate, appassionate, unite dalla stessa voglia di mare e competizione. Sarà un Campionato femminile storico, il più partecipato di sempre, e sarà bellissimo farne parte. Il livello è alto, ma sarà soprattutto una grande festa dello sport.

AP: Sei da poco entrata a far parte del team Pedemonte: raccontaci le tue prime impressioni a caldo su questi prodotti

Barbara Bennici: Posso dire con sincerità di essermi trovata molto bene con le pinne Pedemonte. In un primo momento, appena indossate, mi erano sembrate piuttosto morbide e temevo potessero non essere adatte al mio stile di nuoto. Invece, una volta entrata in acqua, ho scoperto che si comportano davvero bene: rispondono in modo efficace e armonioso alla mia pinneggiata.

Un aspetto che ho particolarmente apprezzato è il comfort prolungato. Dopo ben quattro ore in acqua, non ho avvertito alcun affaticamento al tibiale, cosa che in passato mi accadeva spesso con altri modelli. Questo per me rappresenta un grande vantaggio, soprattutto in vista di allenamenti o uscite più lunghe.

Barbara Bennici è una di quelle atlete che vivono lo sport con autenticità, umiltà e grinta. Dalla pista alla profondità del mare, continua a mettersi in gioco con entusiasmo, dimostrando che la passione, quando è vera, non conosce confini. A Gallipoli la vedremo esordire tra le migliori: occhi puntati su di lei.