Dopo una chiacchierata con le donne del podio del 33° Campionato del Mondo CMAS di Pesca in Apnea, le migliori 3 del mondo, abbiamo intervistato il podio maschile con i 3 migliori pescatori in apnea del mondo. Santi Lopez Cid(Cressi) ha vinto il titolo, portando la Spagna, vincitrice anche nella classifica a squadre, in cima al mondo, mentre gli italiani Luigi Puretti (Lowrance, Seawolf, Seagang) e Giacomo De Mola (Pathos), ex campione del mondo, hanno conquistato la fantastica seconda e terza posizione. Questo ha fatto guadagnare all’Italia anche il secondo posto nella classifica a squadre maschile. Abbiamo parlato con i tre campioni.

Santiago Lopez Cid, il campione

Dopo la quarta posizione nella prima giornata, il campione spagnolo, vincitore anche del 1° Campionato europeo CMAS in acque interne nel 2022vince il secondo giorno e conquista il titolo mondiale. Persona molto riservata, non è stato possibile intervistare Santiago Lopez Cid subito dopo l’assegnazione del titolo, ma il nostro Luhazer Moreno Castillo, corrispondente spagnolo di Apneapassion, ha parlato con lui dopo il Campionato del Mondo. Ecco la sua dichiarazione, che ci dà anche qualche informazione in più su alcune difficoltà piuttosto importanti del primo giorno:

“Mi sento bene. Concludere così l’enorme lavoro svolto dai miei due colleghi, Cesar Bustelo e Juan Ramón, e da me, con il risultato finale che abbiamo ottenuto, mi fa sentire molto bene. La chiave del successo è stata la perseveranza e il seguire il piano di lavoro dall’inizio alla fine.

Il primo giorno, 5 minuti dopo l’inizio della gara, abbiamo avuto un’avaria al timone del motore della barca e questo ha condizionato il trasferimento nei punti migliori. Invece, il risultato del secondo giorno è stato quello che ci aspettavamo come squadra.

Dedico il titolo mondiale a mia moglie e ai miei figli, che sono quelli che soffrono la mia assenza. Inoltre, lo dedico ai miei sponsor Adarsa, Cressi e Onnautico, i miei due compagni di squadra César Bustelo e Juan Ramón (Juani), e ancor più in particolare a Juani che ha sofferto la morte di sua madre durante i giorni di preparazione e ha avuto comunque la forza di tornare per continuare ad aiutarmi“.

Luigi Puretti

Il due volte campione italiano Luigi Puretti è stato contattato dal nostro direttore Carlo Forni per una lunga chiacchierata quando lui e un altro straordinario atleta, Alfonso Cubicciotto (Sigalsub), stavano tornando a Napoli per poi scendere in Puglia. L’altro atleta della squadra è stato Andrea Fazzolari (C4 Carbon). In una lunghissima chiacchierata, che sarà pubblicata integralmente per l’edizione italiana di Apneapassion International Web Magazine, il 2° sul podio maschile ci ha raccontato molte cose, ed eccone il riassunto.

È stato un Campionato del Mondo basato sulla strategia. Questo risultato per me, un secondo posto nell’Oceano, è sinceramente come vincere il titolo.

Il periodo di preparazione con condizioni mutevoli, e finalmente pochi giorni di mare calmo come abbiamo trovato durante la competizione, è stato piuttosto difficile. Avevo capito che l’unico modo per fare bene era non attenersi a un piano specifico, ma essere pronti a cambiare costantemente la strategia.

Si poteva scegliere tra immersioni in acque profonde, medie e basse, ma non solo. Un altro aspetto fondamentale infatti, per il quale ritengo di aver preso la decisione giusta, è stato quello di selezionare eventualmente spot dove c’era meno pesce, ma anche un numero ridotto di atleti. Infatti, con circa 100 concorrenti contemporaneamente nello stesso campo di gara, con molti pesci in acque basse o medie, facilmente spaventabili e quindi in movimento, la presenza di pescatori in apnea rendeva criticamente difficile la cattura delle prede. Alla fine ho scelto luoghi meno affollati e la scelta è stata giusta. A conferma di ciò, soprattutto il secondo giorno, ho notato che spesso pescavo vicino a Santi.

Nel Mediterraneo faccio un piano molto preciso, qui è stato diverso. Volevo anche stare in acqua il più possibile, senza perdere troppo tempo a spostarmi da un punto all’altro. Ho fatto circa 100 immersioni il primo giorno e circa 75 il secondo. “

Giacomo De Mola

L’ormai ex campione del mondo di pesca in apnea, Giacomo De Mola, ha confermato, con il suo terzo posto sul podio maschile, di essere il campione da battere in ogni competizione, e quello di maggior successo negli ultimi anni.

Sono felice, anche per il grande risultato dell’Italia, ma ad essere molto onesti questo Campionato del Mondo era alla mia portata. Certo, il distacco finale da Santi è stato molto importante, ma comunque…. Ci siamo concentrati troppo sulle condizioni di mare mosso, puntando su una competizione che si preannunciava come la classica oceanica. Invece, le due giornate di sole, il mare calmo e la buona visibilità in acqua avrebbero richiesto una preparazione più accurata per tali condizioni.

Il maltempo che è arrivato all’improvviso durante i giorni di scouting non ci ha permesso di fare più lavoro in condizioni di calma, e questo mi è mancato durante la gara del primo giorno. Qui, a un certo punto, non sapevo davvero cosa fare perché non avevo buoni spot e solo la possibilità di pescare in apnea scorrendo. Se mi fossi preparato meglio il primo giorno, come ho fatto il secondo, dove ho catturato tutte le corvine, avrei avuto una grande possibilità di conquistare il titolo finale. In ogni caso, è stato un Campionato del Mondo basato sulla strategia, dato che tutti i migliori atleti hanno quasi le stesse capacità fisiche .