Abbiamo già presentato il Salvimar Hero, singolarmentee la “famiglia” completa, ma mai lo abbiamo “esploso” in ogni singolo pezzo. In questo modo, possiamo davvero mostrarvi le numerose tecnologie avanzate e le idee intelligenti che l’azienda italiana e il suo Product Manager, Massimo Quattrone, hanno messo a punto. Tutto ciò che vedrete è finalizzato ad ottenere un arbalete che può caricare molta più potenza rispetto alle tradizionali soluzioni con canna a sezione circolare, mantenendo comunque assetto neutro in acqua.

Impugnatura

Nylon caricato al 30% di vetro, l’impugnatura del Salvimar Hero ha dimensioni importanti, che ne determinano l’incredibile rigidità e resistenza alla deformazione. Il design è moderno, con il supporto sternale in un unico pezzo con l’impugnatura. L’impugnatura è proposta con inserti anatomici verdi acidi a destra e a sinistra. Avremmo preferito anche una soluzione meno anatomica e simmetrica. Su entrambi i lati sono presenti due grandi ali per posizionare il monofilo lontano dalla linea di mira e dall’ogiva. La parte inferiore dell’impugnatura è completa di un elemento in acciaio per il collegamento dell’arbalete alla boa tramite una robusta sagola.

Chiave è la parte dell’impugnatura che si inserusce nella canna. Il primo ha infatti una sezione quasi ellittica ed è completo di una coppia di “O-Ring” ellittici appositamente progettati. La tenuta stagna dell’impugnatura alla canna e della testata alla canna si ottiwnw con lo stesso sistema. I due elementi sono quasi forzati nella canna e ogni singolo Hero viene controllato in fabbrica in una stanza iperbarica per verificare la perfetta tenuta. Quindi NON smontate l’impugnatura e la testata dalla canna come abbiamo fatto noi, perché potreste perdere l’effetto stagno.

Meccanismo di sgancio Heavy Metal

Una coppia di elastici di 17,5 mm di diametro generano, sotto carico, una forza equivalente a circa 62 kg ciascuno per un totale di 124 kg. Ebbene, il meccanismo di sgancio Salvimar Heavy Metal in acciaio inox 17-4ph al 100% è testato per sostenere fino a 350 kg, quasi 3 volte tanto. Questo risultato è ottenuto grazie alla cassa in lamiera d’acciaio spessa 2 mm tagliata al laser, alle grandi dimensioni del grilletto e della rotella interna posizionata sul dente sgancio. Il grilletto è realizzato con tecnologia MIM, Metal Injection Molding, ottenendo un design sorprendente ed estremamente preciso, ed è completo di una vite a brugola per regolare la sensibilità. La leva laterale di sgancio della sagola, anch’essa in acciaio e tagliata al laser, può essere posizionata su uno o sull’altro lato dell’impugnatura, anche se per farlo è necessario estrarre il meccanismo di sgancio dall’impugnatura, operazione non semplicissima.

Canna

Ellitticaun po’ più tonda nella parte inferiore e più piatta in quella superiore, la canna è una miniera di soluzioni ingegnose! Prima di tutto, per migliorare la rigidità, la parte inferiore è progettata con una fascia centrale di spessore maggiore (1,8 mm misurati in AP), rispetto a 1 mm del resto della parete della canna. Nella parte superiore, una guida con due binari aumenta la rigidità della struttura e ospita anche elementi speciali. Si tratta di segmenti verdi acido che vengono inseriti tramite scorrimento nelle rotaie e che insieme compongono il guida asta a binario aperto. Il teflon con cui sono realizzati riduce fortemente l’attrito per sfruttare al massimo la potenza espressa.

Ma non è tutto. All’interno della canna sono stati inseriti elementi di sezione a I maiuscola in nylon caricato a vetro per aumentare ulteriormentela rigidità della struttura.

Testata

Non particolarmente compatta, la testata del Salvimar Hero è stata progettata appositamente per questo arbalete. Naturalmente la parte della testata che si inserisce nella canna ha una sezione ellittica, il che determina maggiori dimensioni della testata stessa. Ma anche l’intero design di questo elemento è volto a creare una struttura robusta, completa anche di grandi ali e passaggi per il monofilo. Questo design aumenta sicuramente le dimensioni complessive della testata, ma è più resistente e rigido. Inoltre, la testata tiene perfettamente in posizione, senza il rischio che si sganci, il monofilo. La testata è dotata di un unico foro per il passaggio degli elastici, che può contenere fino a una coppia di elastici da 18 mm di diametro o tre elastici da 14 mm di diametro.

Dall’impugnatura alla canna alla testata

Come anticipato, il collegamento dell’impugnatura alla canna e di quest’ultima alla testata è ottenuto con due coppie di O-Ring ellittici. Non è una soluzione semplice, ma offre un importante vantaggio. Evitare i tappi permette infatti di avere molto più spazio libero riempito d’aria all’interno della canna, a tutto vantaggio della galleggiabilità. Il Salvimar Hero è abbastanza più pesante dei tradizionali arbalete in alluminio fuori dall’acqua, ma praticamente neutro, anche con aste più pesanti, in mare.

Max Reel

In dotazione standard con il Salvimar Hero c’è il Max Reel, un accessorio di alta qualità, con una frizione eccellente. Quest’ultima è facilmente regolabile grazie a una manopola ben afferrabile. Il nylon lavorato dal pieno e caricato con il 30% di vetro del Max Reel, progettato come i moderni cerchioni delle auto sportive, offre un risultato sorprendente. Il Max Reel ha un collegamento specifico per gli arbalete Salvimar. Tuttavia, con un adattatore Salvimar, è possibile montare il Max Reel anche su arbalete Omer e Cressi .

Configurazione potente

Le grandi dimensioni dell’impugnatura e della testata, l’eccezionale resistenza al carico del meccanismo Heavy Metal e l’incredibile rigidità della canna, insieme all’elevata galleggiabilità, permettono una configurazione molto potente del Salvimar Hero. Le misure che vanno da 65 cm a 95 cm ospitano un asta di 7 mm di diametro., una soluzione molto pesante per le lunghezze medio-corte. Con due elastici circolari da 16 mm, la forza e l’energia dell’asta saranno estremamente elevate. A partire da 105 cm, lo Hero è dotato di un’asta di 7,5 mm di diametro, per una potenza e un’energia ancora maggiori. Le lunghezze 125 e 135 cm sono potenziate con 3 elastici circolari di 14 mm di diametro.

Anche in questo caso, ciò è possibile grazie all’incredibile rigidità di tutti i componenti dell’Hero, oltre a un’eccezionale galleggiabilità che determina un assetto neutro in mare. Una grande potenza con un rinculo ridotto è ciò che tutti vogliamo dal nostro arbalete…

E se il brandeggio laterale e verticale non è ottimale come quella degli arbalete a sezione più compatta, basta usare uno Hero più corto e si avrà la stessa potenza (ma rilasciata ovviamente in modo diverso) di un arbalete tradizionale più lungo. Se consideriamo una Hero 95 con doppie gomme da 16 mm e asta da 7 mm, calcoliamo quanto segue:

F = m*a, la seconda legge della dinamica, dove F è la forza generata dagli elastici, m la massa dell’asta e a l’accelerazione dell’asta. I due elastici generano una forza indicativamente pari a 55 kg * 9,81 = 539,4 Newton ciascuno, per un totale di circa 1080 Newton. Il peso dell’asta è di 0,395 kg, quindi l’accelerazione può essere calcolata pari a (escludendo, per semplificare, tutto l’attrito dell’acqua e di altri elementi)) a = F / m = 2734 m/s2. Per un Salvimar Metal 95 con un’asta di 6,5 mm di diametro, che pesa 0,345 kg, e due elastici circolari di 14 mm di diametro, la forza è indicativamente di 38 kg * 9,81 = 373 Newton per elastico, per un totale di 746 Newton. L’accelerazione sarà a = F / m = 2162 m/s2.

Quindi l’Hero sparerà con più potenza, generando una maggiore accelerazione e lancerà un’asta più pesante che avrà una gittata più lunga e un impatto più forte sul pesce. Perché non si può configurare il Metal, o altri arbalete con canna d’alluminio a sezione circolare, con due elastici da 16 mm e un’asta da 7 mm? Perché la galleggiabilità non sarebbe sufficiente, quindi l’arbalete sarebbe negativo in acqua, cioè pesante, e il rinculo potrebbe essere un po’ troppo forte, dato che il Metal è più leggero dello Hero. Inoltre, l’Hero ha una struttura estremamente resistente e rigida per sostenere meglio i carichi pesanti.