L’arrivo di Riccardo Golini in Cressi è la notizia del giorno, anche se, in fin dei conti, non era così difficile immaginare il suo approdo in un team di rilevo.
Riccardo, 26 anni, lo avevamo cominciato ad apprezzare nel circuito delle selettive toscane, capace, come è stato, di gareggiare testa a testa con i più scafati pescasub della zona 3. Ma sono stati gli ultimi Campionati Italiani di Qualificazione di Trapani, il palcoscenico che ha attirato su di lui i fari dell’attenzione dei più attenti osservatori.

Con due giornate di una regolarità assoluta, in cui ha dimostrato una tenacia ed una maturità agonistica di rango superiore, Riccardo, alla sua prima esperienza nel Campionato “di seconda”, ha conquistato, con un brillante sesto posto, la qualificazione ai prossimi Assoluti 2025.
La chiamata di uno dei team più ambiti non si è fatta aspettare, per rafforzare ulteriormente il team dopo l’ingresso del Vice Campione del Mondo, Luigi Puretti.
Oggi, Riccardo Golini è ufficialmente atleta del Team Cressi e noi lo abbiamo subito contattato, per complimentarci con lui e per farvelo conoscere un po’ meglio.

Apnea Passion Magazine: Riccardo, intanto, congratulazioni per questo tuo ingresso in un team prestigioso come il Team Cressi. Quali sono le tue sensazioni a caldo? Te lo aspettavi? Come immagini sarà, questa nuova esperienza in un team così importante?
Riccardo Golini: Sono molto emozionato e non vedo l’ora di iniziare a pieno questo nuovo percorso. Nonostante in questi due anni abbia fatto degli ottimi risultati a livello agonistico, non mi sarei mai aspettato che un team così prestigioso potesse puntare su di me .
Questa nuova esperienza sicuramente mi aiuterà a crescere sia a livello personale che agonistico potendomi confrontare con grandi campioni e, perché no, magari portare un mio contributo a questa grande squadra.
AP: Parlaci un po’ di te: come nasce questa passione per la pesca in apnea? E, come ti sei avvicinato a questo sport ed al mondo delle competizioni?
RG: La passione per la pesca in apnea me l’ha trasmessa mio padre. Mi ricordo le prime fiocine a mano, all’età di 13-14 anni, fino al primo fucile a 16. Da lì in poi, c’è stata un’escalation di fucili e di attrezzatura. Mi sono avvicinato al mondo delle gare perché ho sempre praticato sport a livello agonistico, ed, in particolare, il nuoto, e sono sempre stato abituato a fare gare. Le gare, proprio, sono una cosa che a me piace molto. Il nuoto mi è stato molto d’aiuto anche nella pesca in apnea per l’acquaticità, il saper stare bene in acqua è, di per se, fondamentale.
AP: Vuoi raccontare ai lettori di Apnea Passion quali sono i tuoi luoghi di pesca abituali, quali le tue tecniche di pesca e le prede preferite?
RG: Abitando a Grosseto, le zone che frequento maggiormente sono il Giglio e l’Argentario anche se spesso mi sposto su Livorno e all’Elba. Le tipologie di pesca che mi piacciono di più sono la pesca in caduta e al razzolo. in caduta soprattutto al Giglio, e, quando trovo condizioni d’acqua chiara, pure all’Elba. Le prede che mi piace maggiormente insidiare sono cernie e il pesce bianco.

AP: Il tuo arrivo in Cressi è così recente che possiamo solo chiederti se ti sei fatto già un’idea, “al primo sguardo”, dell’attrezzatura, visto che, sicuramente, non avrai ancora avuto modo di provare niente.
RG: Sì, esatto. Ancora non sono riuscito a provare l’attrezzatura in acqua anche se, tramite il catalogo ed il negozio Acquasport di Grosseto, sono riuscito a vedere qualcosina, anche se non tutto. Certo, mi sono reso conto che la qualità ma, soprattutto, anche la quantità di attrezzatura prodotta da Cressi è veramente tanta e ci sarà da divertirsi.
AP: Parliamo dei prossimi Campionati Assoluti di Puglia: come ti stai preparando? Quali le tue emozioni e come pensi di affrontare questa prima esperienza in massima serie?
RG: Per il Campionato Assoluto in Puglia, mi sto allenando molto. Vado quasi tutti i giorni a correre e alterno con il nuoto. E cerco, ovviamente, di andare il più possibile in mare.
Il Campionato sarà molto, molto difficile, sia per il numero di atleti in gara – saremo davvero molti quest’anno (oltre 50 solo la gara maschile – ndr)! – ma anche per la presenza dei pescatori più forti d’Italia.
Ma questo, per me, sarà uno stimolo per fare bene e cercherò, ovviamente, di lasciare il segno.
