Un’incredibile notizia nel mondo dell’apnea e della pesca in apnea: Una delle aziende italiane leader nel panorama subacqueo internazionale, Cetma Composites, lancia la sua prima maschera da apnea, la Cetma Shark. Non solo, la nuova maschera ripropone, più di chiunque altra fino ad ora, il design e le qualità vincenti di uno dei prodotti più amati e rimpianti sul mercato, la Technisub Micromask.

Stesso facciale e stesse lenti

Come già visto da altre aziende sul mercato, anche Cetma Composites è stata abbastanza intelligente da riproporre il design vincente delle lenti e del facciale della Technisub Micromask. Possiamo dire che sono quasi identiche. Tutto ciò porta sicuramente a un campo visivo estremamente ampio, a un volume interno molto basso e a una fantastica vestibilità sulla maggior parte dei visi.

Il giunto cardanico sul telaio il vero plus

Ma la vera differenza tra le maschere Cetma Shark e Technisub Micromask, rispetto a tutte le altre soluzioni simili presenti sul mercato, è il collegamento tra il lacciolo posteriore della maschera e il telaio. Questo si ottiene con un giunto cardanico collegato direttamente al telaio. Altre soluzioni presenti sul mercato hanno giunti semplici collegati al facciale, con il rischio di deformazione di quest’ultimo quando si tira la cinghia posteriore. Con il giunto cardanico della maschera Cetma Shark, non c’è alcuna differenza, a parte la morbidezza del silicone e altri piccoli dettagli di design, tra la Micromask della Technisub, non più venduta e di cui si sente la mancanza, e la maschera dell’azienda italiana.

I nostri test e le nostre certificazioni in arrivo

Presto presenteremo la maschera Cetma Shark con un articolo di Raggi X, e siamo pronti per importanti test sia presso la sede del nostro partner, la fantastica Y-40, sia con la certificazione del volume interno e del campo visivo.
Secondo Cetma Composites, il volume interno della maschera Shark potrebbe essere migliore di quello della Technisub Micromask. Staremo a vedere, restate sintonizzati…