Federico Rais, atleta cagliaritano, non solo è un fortissimo atleta, ma è anche impegnato nello splendido progetto sulla raccolta dei rifiuti di Isula Fishing Club Sardegna. Tra i mille impegni, Federico ci ha dedicato un po’ di tempo per parlare della sua passione per la pesca in apnea e dell’Assoluto 2025.
Apnea Passion Magazine: Quando e come è nata la tua passione per la pesca in apnea?

Federico Rais: Ciao Apnea Passion, la mia passione per il mare è nata che ero ancora bambino. Essendo cagliaritano, quindi vivendo il mare tutto l’anno, il mio amore è stato quasi inevitabile, ma la passione per la pesca è diventata prioritaria con l’arrivo dei 18 anni e l’indipendenza nei trasporti. Ricordo perfettamente che il primo giorno da patentato ho preso la macchina dei miei genitori e sono andato a pescare a Capo Spartivento, la punta più a sud della Sardegna.
E’ stata anche la prima multa della mia vita, perché preso dalla foga di entrare finalmente in mare senza avere vincoli di orario o restrizioni varie imposte dai genitori, ho parcheggiato la macchina in zona vietata. Insomma, da quando sono diventato indipendente nei trasporti, ho messo la pesca in apnea al primo posto tra le mie priorità. Andare a pesca, ancora oggi, per me è sinonimo di libertà ed è quindi una cosa di fondamentale importanza nella mia vita.
AP: Quali sono le tecniche di pesca che prediligi e quali prede ami catturare?

Federico Rais: Il mio primo approccio alla pesca è stato nel bassissimo fondo pescando prevalentemente all’agguato. Tecnica che negli anni ho affinato, ma che mi ha anche stufato. Da ormai diversi anni prediligo una bella pinneggiata pescando al razzolo. Mi piace nuotare molto e trascorrere più tempo possibile in contatto con il fondale. Quindi se posso scegliere una pescata in 15 metri con centinaia di tuffi ad ogni uscita è di sicuro la tipologia di pesca che più mi diverte. Ma credo che visti i tempi e la scarsità di pesce, si è costretti a saper fare tutti i tipi di pesca. Ci sono dei periodi in cui mi intestardisco con una tecnica in particolare, in modo da essere pronto per ogni evenienza.
AP: Cosa ti spinge a partecipare alle competizioni di pesca in apnea?
Federico Rais: Credo fermamente che la pesca in apnea sia uno sport a tutti gli effetti. E in ogni sport la competizione è l’unico modo per migliorarsi e avere stimoli nuovi. Inoltre, sono molto appassionato di gare di pesca da quando ero adolescente. Da che io ricordi, ho sempre seguito con passione tutti i campionati italiani e le competizioni internazionali, aspettando con ansia che trapelassero le prime notizie. Motivo per cui ammiro tantissimo il lavoro di Apnea Passion e ne sono profondamente grato.
Da qualche anno ho raggiunto il mio sogno di partecipare ai campionati italiani. Ancora adesso mi emoziona solo il pensiero di dire: ci sono pure io!

AP: Come ti stai preparando per i prossimi Campionati Assoluti? Hai già avuto modo di conoscere il campo gara?
Federico Rais: Non ho mai pescato in Puglia essendo un novello nelle competizioni nazionali, ma non vedo l’ora di scoprire nuovi fondali. Il modo migliore per prepararsi è sicuramente quello di andare a pesca il più possibile. In inverno il mio lavoro cala notevolmente e mi permette di andare a pesca con costanza. Inoltre integro la preparazione con la palestra e una dieta controllata, cercando di diminuire quanto più possibile il consumo di birra, altra mia grande passione.
Ma credo che il segreto sia quello di essere sempre costanti. Purtroppo in tutti gli sport acquatici si impiega tantissimo tempo per migliorare e pochissimo per tornare al punto di partenza.

AP: Un tuo pronostico: chi saranno i primi cinque atleti del prossimo Assoluto?
Federico Rais: Credo che i favoriti siano sicuramente i pugliesi che, oltre giocare in casa, da anni sono tra i più forti in Italia, non per altro quasi metà del club azzurro è di quelle parti. Ma ormai il livello è davvero alto, quindi in tanti possono ambire al podio.
Apnea Passion: Sei un atleta del Team H.Dessault. Qual è il prodotto che preferisci e che utilizzi di più?
Federico Rais: Essendo ormai entrato nella mentalità del garista adoro la linea degli arbalete Eagle, la linea base dell’azienda, che credo sia la più semplice e allo stesso tempo efficace ed affidabile sul mercato. Uso con piacere tutte le lunghezze dal 65 al 100, riuscendo ad alternarli in base alle necessità senza sentire le differenze. Quando ho bisogno di una “spinta” in più passo agli arbalete in carbonio Fenix, che reputo davvero precisi e allo stesso tempo potenti.











