Durante gli scorsi Campionati Italiani Assoluti di Pesca in Apnea a Gallipoli, tra i volti noti degli atleti e il fermento del pubblico accorso al molo per assistere alla pesatura del pescato, uno in particolare ci ha colpito: quello sorridente, emozionato e pieno di passione di un giovanissimo ragazzo, Francesco Minisgallo, 12 anni appena, originario di Lecce. Accompagnato dal padre, attendeva con gli occhi pieni di entusiasmo l’arrivo dei suoi idoli.

Francesco Minisgallo con una spigola

«Ciao, sono Francesco Minisgallo, ho 12 anni, vivo a Gallipoli e la mia passione più grande è il mare» ci dice con tono sicuro, mentre gli occhi brillano per la gioia di essere lì, nel cuore dell’evento nazionale più importante per la pesca in apnea. Bastano pochi minuti di conversazione per capire che non si tratta di un entusiasmo passeggero: Francesco vive davvero il mare con una maturità, una consapevolezza e un rispetto non comuni alla sua età.

La sua passione per la pesca in apnea è nata prestissimo, grazie al padre che lo ha accompagnato fin da piccolo nelle prime avventure sott’acqua. «All’inizio guardavo i pesci con la maschera dalla superficie, facendo qualche piccola discesa, poi ho iniziato a immergermi fino a 6-7 metri… sempre con prudenza» ci racconta. Francesco Minisgallo ha imparato non solo a sentirsi a suo agio nel blu, ma anche a conoscere le creature marine, a scoprirne le tane, specialmente quelle degli amati polpi, che osserva e pesca sempre con criterio e rispetto. «Ho imparato che è bene rilasciare gli esemplari più piccoli» aggiunge con convinzione, dimostrando di avere ben chiari i valori di un’apnea consapevole ed etica.

Nonostante la giovane età, Francesco Minisgallo non si limita a osservare. Nelle uscite in mare, partecipa attivamente alle battute di pesca insieme al padre, senza fucile — come è giusto che sia — ma contribuendo con un ruolo importantissimo: quello dell’osservatore e cameraman. “Grazie a un’ottima tecnica che abbiamo sviluppato insieme – spiega – riesco a indirizzare papà verso la preda e riprendere tutto con la mia action cam”. Le sue riprese, poi, vengono montate ed editate con passione sul suo canale YouTube Pesca Sub Salento, un piccolo ma autentico angolo del web dove il mare, la pesca in apnea e la bellezza del Mediterraneo trovano casa.

Ha anche provato un’esperienza con le bombole, ma ci confessa che l’apnea resta per lui la forma più pura e libera del contatto con il mare. Una scelta che dice molto sul modo di vivere l’acqua di Francesco Minisgallo: senza rumore, senza invadenza, con il respiro trattenuto e l’anima piena.

L’incontro con il suo idolo, Francesco Sena, proprio durante il Campionato Italiano, è stato per lui il coronamento di un sogno: “Quando l’ho visto non ci potevo credere, era lì davanti a me!” ci racconta, con l’entusiasmo genuino di chi vive le proprie passioni con il cuore e con la testa.

Francesco con il suo idolo Sena

Francesco Minisgallo è uno dei tanti giovani che si stanno avvicinando all’apnea e alla pesca in apnea non solo per l’adrenalina della cattura o la bellezza delle immersioni, ma soprattutto per la voglia di vivere un rapporto autentico, profondo e rispettoso con il mare. La sua storia ci insegna che il futuro di questo sport, e soprattutto del nostro mare, può essere luminoso se costruito su basi come le sue: consapevolezza, etica, tecnica e una passione pura.

Noi di Apnea Passion Magazine siamo fieri di aver conosciuto Francesco Minisgallo, e ancor più felici di poter raccontare la sua storia ai nostri lettori. Perché è da ragazzi come lui che può nascere una nuova generazione di apneisti: capaci, rispettosi, appassionati. E soprattutto innamorati, profondamente e sinceramente, del mare.

Buona apnea, Francesco. Il blu ti aspetta.