Dopo la tappa di Marsala si è rientrati da Palermo a Napoli e risaliti verso Roma, fermandoci però a Latina, dove il Gruppo Pesca Apnea Roma si allena in piscina.

Una tappa un poco diversa rispetto alle altre del tour, con una visita a Walter Cassese, amministratore del Gruppo Pesca Apnea Roma, presso la piscina comunale di Latina dove tiene corsi di apnea e pesca in apnea. Una volta tanto niente prede, ma tanto allenamento, tecnica e teoria, fondamentali per andare in mare nelle migliori condizioni e in sicurezza.

Walter ha introdotto la lezione e poi sono stati presentati i prodotti Seac: il Guun Kama 85, le maschere One Kama e M70 e i boccagli Jet Kama e Liquid. 

Entusiasmo poi in piscina con gli allievi che hanno analizzato e testato le maschere. 

Abbiamo intervistato Walter Cassese per alcune indicazioni, consigli e sue personali esperienze in mare.

AP: Come nasce il Gruppo Pesca Apnea Roma?

WC: Dall’idea di Giuseppe Castelletti, del Gruppo Pesca Apnea Bari, e poi da li si sono creati altri gruppi con loghi simili, ma diversi, cole quello del nostro gruppo, ovviamente con la lupa!

AP: Quali sono le attività che svolgete col gruppo?

WC: Siamo tutti pescatori, per cui la pesca in apnea è l’attività principale. Quindi organizziamo molte uscite in mare, non solo di pesca, ma anche ricreative e istruttive, per i ragazzi del mio circolo. La sicurezza è certamente un tema che trattiamo molto in queste uscite, ma anche prendere le mire in mare, gestire l’avaria del gommone. Ma anche attività di gestione della preparazione fisica, piuttosto che la tecnica per prepararsi ad un tuffo, ma anche gestire il recupero dopo una apnea un poco più lunga. Ancora certamente la compensazione, che è una delle parti più importanti dell’apnea. 

AP: In cosa consistono i corsi del tuo circolo?

WC: Io sono un tecnico federale di apnea e nel circolo, C.S. Astrea Latina, svolgiamo corsi di pesca in apnea, ma anche di apnea pura. Ma cerchiamo anche di aggiornare i ragazzi con le nuove attrezzature, come per esempio quelle che abbiamo ricevuto in prova grazie a Seac Apnea, con le maschere e gli arbalete. E’ stato un gesto che abbiamo molto apprezzato da parte di Seac, e che poche aziende fanno, magari puntando su atleti più affermati, ma tralasciando i più giovani, che spesso sono i primi ad aver bisogno di indicazioni e di provare i prodotti, oltre ad essere il futuro della pesca in apnea e dell’apnea pura. 

AP: Come professionista anche a te possono essere capitate situazioni di difficoltà in mare, quali?

WC: Mai dare del “Tu” al mare, questo mi è stato insegnato e ho imparato con l’esperienza. Mi è capitato una volta di perdere una pinna che è rimasta incastrata in una roccia. Grazie all’allenamento svolto in piscina ho potuto affrontare la risalita, nonostante l’apnea fosse già quasi al termine. Inoltre, ho potuto recuperare la pinna riscendendo con quella rimanente, sfruttandola un poco come una monopinne. Il consiglio per chi si avvicina a questo sport è quindi quello di non scendere in mare in modo improvvisato, ma frequentare dei corsi, di qualunque didattica, e allenarsi bene. Ciò può permettere di affrontare una situazione come la mia, oppure per esempio di perdita della maschera per il boccaglio incastrato in una tana, un crampo. Insomma, bisogna avere la capacità di affrontare le situazioni di pericolo con tranquillità e “portare la pelle a casa”, la cosa più importante. A ciò aggiungerei di non immergersi mai soli. 

AP: Oggi siamo nella piscina comunale di Latina, ma quali sono le zone nei dintorni dove si possono fare belle battute di pesca?

WC: In zona abbiamo la possibilità sia di entrare da terra, quindi a Foce Verde, sfruttando tutto il litorale, oppure via mare, con il gommone, nella splendida zona del castello di Pietra Scura. Ci possiamo poi spostare verso San Felice Circeo, valido anche qui come zona per chi non ha un mezzo nautico. Infine abbiamo le splendide isole Pontine, con Ponza, Palmarola e Ventotene, che offrono grandissima scelta come tipologia di fondale e profondità, con una bellezza dell’acqua e della flora e fauna marine fenomenale. Anche le tipologie di pesca sono di vario tipo, da aspetto e agguato nel sottocosta, con cefali e spigole, oltre che saraghi e orate, ad aspetto per dentici e ricciole a profondità maggiori, ma anche corvine e cernie in tana.  

(Sopra Walter Cassese in piscina mentre approva la maschera Seac L70)