Luigi Puretti (Lowrance/Navico – Seagang – Seawolf) salta l’Assoluto dopo essere stato colpito da un Taravana, ben raccontato in un suo post su Facebook del 17 maggio. Come sempre il campione italiano è serio, chiaro e professionale nel descrivere l’accaduto, ed estremamente maturo nell’utilizzare questa occasione per regalare consigli fondamentali anche per i più esperti. Una volta confermato il buono stato di salute di Luigi, Apneapassion lo ha sentito per sapere di più sull’Assoluto, che purtroppo il campione pugliese non potrà disputare, e sul Mondiale che, ci auguriamo, invece affronterà nel migliore stato do salute.

L’Assoluto 2023 a Santa Maria di Leuca
Carlo Forni: Luigi ti sento bene e ne sono contento. Grazie per il tuo post su Facebook da parte di tutti gli appassionati pescatori in apnea e apneisti. Come stai?
Luigi Puretti: Ciao Carlo, sto molto, molto bene grazie. Non ho nessun tipo di effetto collaterale, sintomo anche piccolo, tipo mal di testa, assolutamente benissimo. Dal punto di vista emotivo della testa sono fin troppo carico. Però, evidentemente, per il Campionato Italiano ho deciso di lasciar perdere, per un discorso di sicurezza, anche perché i tempi sono troppo brevi e comunque non me la potrei giocare per vincere. Si tratterebbe infatti al 90% di andare a pescare sui 35 – 40 metri. Avrò modo quindi di concentrarmi meglio per il Mondiale.
CF: Importante tu stia bene. A questo punto sfruttiamo la tua esperienza e preparazione per qualche domanda sull’Assoluto. Anzitutto, chi sono i favoriti secondo te e perché?
Luigi Puretti: I favoriti secondo me sono sicuramente Giacomo De Mola (Pathos – tra l’altro sponsor del Campionato ndr), seguito da Alfonso Cubicciotto (che aiuterò all’Assoluto) e Rocco Cuccaro. Loro secondo me si giocheranno le prime cinque posizioni, sia naturalmente per bravura, sia per l’impegno che stanno mettendo nella preparazione.
CF: Conosci i campi gara immagino. Ce ne parli più in dettaglio anche in relazione alle diverse possibili condizioni meteo?
LP: Sono relativamente vicini a casa mia, anche se sono stato in realtà sempre “di casa” in Adriatico, mentre sullo Ionio ho fatto altri campionati come quello del 2021, e sono andato a pesca con altre persone, ma non sono i campi gara di “casa mia”. Il campo che conosco meglio è certamente quello Nord, che è stato quello del 2021, mentre il campo gara Sud che va dalle Secche di Ugento fino a Leuca, è in realtà un campo gara nuovo, anche se si sono disputati altri campionati come quello di Torre Vado, ma che era fatto a pinne in condizioni completamente diverse.
Sono sicuramente dei campi gara ottimi, credo fra i migliori degli ultimi anni, e fra i migliori del panorama italiano. Ciò perché permettono di effettuare qualsiasi tipo di pesca, dalla pesca al pesce bianco sulle lastre in acqua bassa, a 5 – 8 metri, alla pesca nel grotto dai 12 ai 25 metri, fino alla pesca a pesci importanti sui cigli o molto fondo su pietre isolate. Quindi sono campi gara che permettono di accontentare qualsiasi tipo di agonista e pescatore. Naturalmente anche qui, come in tutta Italia, la riduzione del pesce a certe quote richiede la pesca fonda per incontrare prede di grosse dimensioni, come le specie di cernie consentite o i dentici. Secondo me su entrambi i campi gara chi ambisce alle prime posizioni dovrà sicuramente prendere sia la cernia bianca che la cernia dorata.
C’è però la problematica di pescare su segnali sicuri. Oltre a qualche rara mosdella, qualche cappone e rare zone di corvine, non c’è un campo gara come è stato quello del Mondiale ad Arbatax, dove i migliori hanno pescato esclusivamente su segnali trovati in preparazione. Qui i migliori avranno 6-8 segnali sicuri dove fare la gara, poi dovranno un po’ improvvisare. Ci si potrà dedicare ai dentici, alla pesca a scorrere, alla pesca sul grotto. Quindi sarà abbastanza difficile scegliere la strategia giusta anche in base alle condizioni della giornata. Il pesce infatti è estremamente mobile avendo una quantità enorme di roccia a disposizione. Si può scendere su un ciglio un giorno e trovare un sacco di pesce e il giorno successivo invece non ci sarà niente. Quindi dipenderà tantissimo dalle condizioni del momento e sarà così una gara aperta anche a qualche outsider, che magari si inventerà un tipo di pesca particolare dedicata solo a pesci grossi.
Il Mondiale 2023 in Spagna
CF: A settembre si svolgerà il Mondiale in Spagna, a Laredo (dove Apneapassion sarà la testata giornalistica ufficiale ndr.). Quali sono ora i passi per il tuo recupero, e sei fiducioso di essere in forma per questo straordinario, ma molto difficile (si compete in casa di uno dei team più forti), appuntamento?
Luigi Puretti: La fase del mio recupero, oramai sono due settimane che non ho alcun tipo di sintomo, sono in perfetta forma, e ho ricominciato a fare un po’ di attività fisica. Sto andando con i piedi di piombo per tornare in acqua e sono seguito dai migliori medici. Spero quindi di immergermi stando bene al 100% nel minor tempo possibile. Il fatto che mi sia accaduta questa cosa (Taravana – ndr), sicuramente per luglio e agosto mi inibirà la pesca che faccio di solito. Dalle mie parti infatti luglio e agosto sono gli unici mesi in cui si può pescare veramente fondo, dai 40 fino ai 50 metri. Anche in previsione del Mondiale, tra l’altro, dove al 95% la pesca profonda non pagherà, ciò mi permetterà di dedicare questi due mesi a perfezionare tutta una serie di strategie, attrezzature e tecniche che negli ultimi anni ho tralasciato un po’, soprattutto in questo periodo.
Quindi sia per favorire il recupero fisico, che per favorire il mio avvicinamento al Mondiale, mi dedicherò tanto alla pesca in acqua bassa. Anche perché a differenza di quello che si dice, vorrei ricordare a tutti che nei primi 10-15 anni della mia vita come pescatore in apnea ho sempre pescato a pinne ed ero appassionato di razzolo e pesca nella schiuma. Inoltre, i due Campionati Italiani che ho vinto, li ho vinti pescando in assetto costante, l’ultimo al Biscione (Sicilia) non superando praticamente mai 15 metri, e catturando la maggior parte dei pesci sui 12-13 metri, con un razzolo veloce che è un tipo di pesca che lì in Oceano (al Mondiale) potrà dare sicuramente i suoi frutti.

CF: Quali sono gli atleti favoriti al Mondiale?
LP: Certamente gli spagnoli, che hanno disegnato un campo gara su misura. Ho saputo che è stato anche cambiato il campo gara rispetto alla secondo giornata del campionato nazionale spagnolo di due anni fa, dove alcuni profondisti come Oscar Cervantes sono andati bene. Quindi la mancata presenza di Oscar e per quella che sarà probabilmente la squadra, i campi gara del Mondiale saranno impostati su tipo di pesca che non sarà assolutamente profondo. Si concentrerà invece sulla pesca nella schiuma e al razzolo in medio e basso fondale. Qui sarà molto importante effettaure una pescata veloce dedicata a pesci abbastanza semplici, come balestra o pintos, che probabilmente sono quelli più presenti e di dimensioni più importanti. A segnale sarà importante catturare i gronghi e vedremo se ci saranno i saraghi in tana. Secondo me ci saranno da attuare due, tre o quattro strategie a seconda delle condizioni di quell’ora, visto che in Oceano le condizioni variano non da un giorno all’altro, ma da un momento all’altro. Quindi sarà importantissimo arrivare con al mente aperta e pronta a cambiare la strategia e sfruttare in pochi minuti tutte le chance a disposizione.
Non mi ritengo un esperto per quanto riguarda i campioni esterni, ma si parla molto come favorito per il Mondiale dello spagnolo Angel Cruz, che nel 2021 vinse il campionato nazionale in condizioni di mare molto calmo, dove nel basso fondo si faceva un po’ di fatica. Quindi se dovessero esserci condizioni oceaniche (grosse onde lunghe) Angel Cruz sarà veramente difficile da battere.