Al Dema Show abbiamo incontrato Sam Skinner, Brand Manager della JBL International, una delle aziende americane leader nel mondo della pesca in apnea, specializzata in arbalete, ma non solo.
Apneapassion: Ciao Sam, quali sono le novità JBL al Dema?
Sam Skinner: Certamente la boa, con maniglia superiore e inferiore, e una struttura estremamente rigida grazie a dei pannelli in fibra di vetro posizionati internamente. Questa struttura così rigida e larga determina una superficie superiore che farà maggiore attrito in acqua e si opporrà maggiormente al tiro del pesce. Solo grazie alla struttura rigida si riesce a mantenere la forma data senza che questa si deformi a quella di un pallone.
Poi c’è il sistema di richiamo a specchietti (flashers) tutto contenuto in un involucro di plastica che aperto permette lo srotolamento di tutta la linea lunga circa 6 piedi (1,82 metri) e poi funge da galleggiante. I pesci incuriositi dai riflessi verranno verso la superficie e inizieranno a ruotare intorno alla linea.
Le pale in carbonio sono una novità per JBL, chiamate “Xcelerator” montate su scarpette nostre, che abbiamo già lanciato sul mercato precedentemente. Questa è particolarmente performante, fatta 100% in latex, ma con ben tre diverse densità e quindi durezze, con la parte posteriore molto morbida, il collo medio e la suola dura. Le pale sono in carbonio Pre-Preg 45° twill di due durezze, media e morbida, e angola pala scarpetta di 26°.
Per quanto riguarda gli arbalete, esponiamo il Reaper, già lanciato lo scorso anno, ma nel frattempo abbiamo introdotto soluzioni di punta con due colorazioni mimetiche sulla canna, Sea-Floor e Aqua Kryptek. Gli arbalete sono realizzati con un meccanismo di sgancio completamente in acciaio. La testata è realizzata con delle guide che sollevano gli elastici per poi farli allungare in direzione parallela alla canna e all’asta, in modo che al momento del rilascio si sposteranno nella direzione più efficace.
Infine le mute, con la Vertigo, che riprende il suo nome e la sua colorazione mimetica da quelle della navi militari della prima guerra mondiale realizzate a strisce per non far comprendere esattamente quale parte della nave si stesse guardando. La mimetica a strisce della muta Vertigo sono è realizzata su una immagine del fondale tropicale. La muta ha soluzioni interessanti sul cappuccio, dove per esempio nella zona delle orecchie il neoprene interno è foderato per evitare il fastidioso effetto ventosa, mentre un minuscolo foto sopra la testa permette di eliminare eventuali bolle d’aria. Chiaramente quest’ultima soluzione è applicabile solo in mari piuttosto caldi, e quindi su mute con spessori ridotti.