Bellissima Bari, con un mare pulito, ma alle volte torbido, la città vecchia, il lungomare e le orecchiette!

Ricordiamo, se ce ne fosse bisogno, quanto la regione Puglia sia affascinante, certamente una delle più ricche e organizzate del Sud Italia. Come spesso in Italia, la cucina non può mancare, e allora tre sole pietanze su tutto, orecchiette fresche alle cime di rapa, deliziose (ho avuto l’onore di mangiarle a casa Castelletti, quindi non posso consigliare un ristorante, che comunque non potrà mai farle più buone di quelle che ho mangiato io), le friselle, fragranti ciambelle di pane cosparse del profumato olio d’oliva tipico di queste zone e dei pomodori rossi (maturati al sole, non nelle cassette), e i panzerotti, che sposano la pasta con la carne di maiale e le uova.

 

 

Poi evidentemente c’è molto di più, dalla stupenda Trani a pochi km a Nord, alle basiliche di San Nicola e San Sabino, al Castello Normanno Svevo, ma anche il Teatro Petruzzelli e la pinacoteca comunale. Ma, in realtà, le parti più belle sono certamente il lungomare e la città vecchia, semplicemente passeggiando nelle stupende e calde giornate di sole che regala la Puglia, anche in autunno. 

Passando alla pesca, sotto la guida attenta di Giuseppe Castelletti, fondatore del primo e più grande gruppo del Network Pesca Apnea Gruppi GemellatiPesca Apnea Bari, abbiamo pescato a Nord di Bari, in zone di sabbia, posidonia e rocce di grotto. La torbidità dell’acqua non ha aiutato certo la discesa sui punti di l’appostamento, considerando anche l’utilizzo frequente in queste zone della tecnica dell’aspetto. Nonostante ciò, grazie all’esperienza di Giuseppe e ai suoi precisissimi punti GPS, si sono scorte tane precise con spigole, muggini e splendide corvine.

Le zone di pesca includono sia la zona a Sud che a Nord di Bari. Giuseppe Castelletti ci racconta che con il gommone lui si sposta da Nord di Bari, altezza Giovinazzo, a Sud, fino a Monopoli. In entrambi i casi si tratta di fondale prevalentemente roccioso, ma anche con ampie zone di sabbia, frequentate principalmente da saraghi, corvine e dentici, ma non manca la presenza di qualche bella orata. Le batimetriche di pesca migliori variano dagli 8 metri, dove inizia la prima fascia di coralligeno, fino ad un massimo di circa 30 metri. Presenti anche belle cernie, a profondità fra i – 25 e i – 38 metri, che in genere si trovano presso massi isolati in ampie zone di sabbia. Come detto, l’acqua spesso è torbida per via delle correnti, e le tecniche più usate sono aspetto, razzolo e tana.