Chi ha finalmente allineato i record di apnea CMAS e AIDA? Ma ovviamente Wonderwoman, Alessia Zecchini. Di casa, quando c’è, a poche centinaia di metri dalla nostra redazione romana, ad una distanza solo di poco superiore al suo Record del Mondo di -107 metri, non potevamo mancare di intervistarla al rientro dai Mondiali in Turchia, a kas, dove a segnato record del mondo e vinto ben 4 ori.
Apneapassion International Web magazine: Alessia, ancora Record del mondo, ore il più profondo a – 107 metri, allineando per la prima volta i massimali di CMAS e AIDA. Perchè per te è stato così importante che ci fosse questo allineamento?
Alessia Zecchini: Per me il Record del Mondo vuole dire essere la donna più profonda al mondo, e questi due nomi creavano confusione. Inoltre, spero con forza che CMAS e AIDA lavorino insieme per portare l’apnea alle Olimpiadi.

AP: Sempre più fondo; pensi esista un limite?
AZ: Non esiste un limite reale. Si può sempre migliorare qualcosa e scendere un metro di più. Per il prossimo anno penso di poter andare qualcosa oltre i – 110 metri.
AP: Tecnica, mente, fisico ed equipaggiamento. Quanto questi aspetti contano percentualmente sul risultato finale?
AZ: la performance nell’apnea è fatta da diverse componenti. A mio parere quella più importante è la tecnica, poichè se questa funziona puoi immediatamente avere dei miglioramenti. A ciò va abbinato un equipaggiamento che si adatti alle tua struttura fisica, ed una muta che abbia sufficiente scivolamento in acqua. Una buona muta può offrire fino al 20% di scivolamento in più rispetto all’utilizzo del semplice costume. Fra gli altri due aspetti, mente e fisico, direi che valgono allo stesso modo. Io ho migliorato il mio approccio mentale, ed ora sono sempre rilassata e felice quando mi immergo, mentre ho allenato il mio fisico a fondo, anche fuori dall’acqua.

AP: Quali sono i tuoi punti di forza rispetto alle tue avversarie?
AZ: Sinceramente è difficile dirlo. Io sono molto detrmeninata, ma certamente non sono la sola. Mi diverto molto in acqua, sempre alla ricerca di miglioramenti, ma senza pressioni esterne. Sono sempre molto rilassata durante le competizioni, forse quella è la chiave.
AP: Mar Mediterraneo e Mar dei caraibi: cosa cambia nelle prestazioni in apnea?
AZ: La differenza principale è il termoclino, che nel Mediterraneo è molto più difficile da gestire e prevedere, mentre nel Mar dei caraibi la temperatura costante rende tutto più semplice e le condizioni sono più rilassanti. In aggiunta nel mediterraneo spesso c’è onda, quasi assente ai Caraibi. Quindi, in conclusione, le prestazioni sono più semplici in quest’ultimo caso.

AP: Quale equipaggiamento hai utilzzato per i tuoi record CMAS e AIDA?
AZ: Ovviamente la muta Salvimar-Fluyd, la B1 da 1,5 mm nel record alle Bahamas, mentre a Kas ho usato una 3 mm liscio spaccata sempre realizzata da Salvimar, dedicata alla free immersion e alle discipline dell’assetto costante, e sempre la B1 per la “senza attrezzi”, dove la liberta di movimento è chiave e non bisogno inoltre essere troppo positivi in acqua. Il collare del peso è Chabaud, gli occhialini, perfetti che mi permettono di vedere ovunque, della Uba Project, la monopinna StarFins, che ho usato sia in mare che in piscina, il lanyard octopus e il nose clip Freexperience, visto che è il più piccolo e l’unico che si adatta al mio naso!