Il Super Test delle caratteristiche più importanti delle torce
Le migliori torce sul mercato, le abbiamo selezionate e presentate nel Dossier Torce. Ora siamo andati oltre, con un Super Test per analizzare le migliori torce come nessuno mai prima, e abbiamo realizzato dei video per confermare la veridicità di ogni risultato (come sempre). Le torce sono state misurate per efficienza di illuminazione in tana, peso in acqua (di mare), durata delle batterie, materiali, dimensioni e design anatomico, funzionalità dell’interruttore. Potrete scegliere la vostra torcia preferita, anche se noi una numero 1 la abbiamo decisamente individuata!
Materiali
Abbiamo già analizzato i materiali nel Dossier Torce, dove abbiamo verificato che questi vanno dalle soluzioni delle torce con corpo completamente in alluminio come la Salvimar Daylight, la Sporasub Eyelight e la Epsealon Red Bullit, a soluzioni miste con corpo in materiali plastici come policarbonato e fibra di vetro (Cressi Lumia) o Nylon caricato vetro (Seac Q5), o un misto di alluminio e Nylon caricato vetro (Mares EOS). Certamente la plastica tende ad essere più leggera, mentre l’alluminio è molto più resistente agli urti oltre ad offrire un aspetto e una qualità percepita nettamente superiore.
Design e dimensioni
Due aspetti sono chiave per quanto riguarda la forma delle torce: l’anatomia e le dimensioni. Una forma anatomica permette di impugnare la torcia in acqua sentendola con le mani, senza neppure doverla guardare, e qui la Cressi Lumia è la migliore, con forma asimmetrica perfetta per essere impugnata automaticamente nel modo giusto, ed un interruttore ben percepibile con il pollice. Molto valide anche la Sporasub Eyelight e la Seac Q5 in tal senso. I piccoli interruttori della Salvimar Daylight e della Epsealon Red Bullit e la forma piuttosto simmetrica del copro della torcia (meno la Salvimar, di più la Epsealon), le rendono al contrario un poco difficili da impugnare in modo corretto senza guardarle, soprattutto con guanti spessi.
D’altro canto, queste ultime due torce sono anche le più compatte e le loro dimensioni le rendono perfette per essere posizionate con l’ausilio di una fascia elastica sul braccio, per essere liberate al momento del bisogno. La Epsealon Red Bullit possiede anche l’opzione Holster, visto nel Dossier torce, che permette di posizionarla sul dorso della mano.
Sul fronte delle dimensioni bene anche la Sporasub, la Mares e la Cressi, comunque di dimensioni contenute, mentre la Seac Q5 ha dimensioni totalmente fuori scala, e in tal senso risulta veramente scomoda nell’utilizzo per la pesca in apnea e per l’apnea pura. Tutte le misure in lunghezza e diametro delle torce sono visionabili scaricando le schede tecniche del Dossier Torce.
Funzionalità interruttore
Veramente ottimo quello della Cressi Lumia, ben percepibile con il pollice, e con ben tre posizioni, spenta, accesa variabile e accesa fissa. Molto comoda la soluzione accesa variabile, che permette di avere la torcia spenta e far scorrere l’interruttore fino a torcia accesa senza “click” di blocco, situazione che si otterrebbe invece se si spinge in avanti o indietro completamente l’interruttore, opzione che protegge in parte dall’accensione involontaria. Se si rilascia l’interruttore in posizione accesa variabile, questo ritornerà automaticamente sulla posizione spenta.
Bene anche l’interruttore ben percepibile della Sporasub, sempre con soluzione scorrevole, senza click, ma con un funzionamento privo di ritorno automatico e con una certa frizione che mantiene l’interruttore nella posizione nella quale viene lasciato. Molto grande, evidentemente, l’interruttore Seac, piuttosto funzionale, anche se la forma piatta può fra scivolare un poco il pollice. Ancora buona la soluzione Mares, mentre Epsealon ha un design dell’interruttore dalle dimensioni troppo ridotte e con una scorrevolezza eccessivamente libera che rischia, tra l’altro, di portare ad accensione involontaria. Cambia tutto Salvimar, con soluzione a pulsante, bella ma più difficile da individuare con il pollice.
Peso
Per il peso non parliamo di quello fuori dall’acqua, poichè una torcia molto pesante può avere molta aria al suo interno e quindi risultare sensibilmente più leggere in acqua, misura che abbiamo rilevato con video annessi per vostra visione. Di seguito la tabella dei risultati delle pesature (in acqua di mare).
Marca | Modello | Peso in grammi |
Cressi | Lumia | 65 |
Epsealon | Red Bullit | 95 |
Mares | EOS | 55 |
Salvimar | Daylight | 115 |
Seac | Q5 | 105 |
Sporasub | Eyelight | 115 |
Le migliori sono Mares e Cressi, realizzate in materiale plastico e che, nonostante le quattro batterie AA, grazie ad un corpo della torcia con buoni volumi d’aria, risultano avere i pesi minimi. Buona la Epsealon Red Bullit che, grazie ad un corpo in alluminio piuttosto sottile, ha un peso in acqua ridotto. Come anticipato, una torcia molto pesante fuori dall’acqua come la Seac Q5 per via delle dimensioni e delle ben 8 batterie AA, risulta invece avere un peso ancora accettabile in acqua grazie al volume di aria interno. Ciononostante la Seac Q5 è la più pesante delle torce in materiale plastico. Infine, le due compatte in alluminio realizzate con struttura spessa (e robusta) come la Salvimar Daylight e la Sporasub Eyelight risultano anche le più pesanti.
Efficienza di illuminazione in tana
E qui abbiamo forse il parametro più importante di tutti quelli analizzati, l’efficienza di illuminazione in tana, che non necessariamente è proporzionale alla quantità di luce emessa dalle torce e che potrebbe anche impressionarci accendendo le stesse fuori dall’acqua, magari in negozio illuminando una parete bianca. Ed infatti questa prova ha stravolto le impressioni iniziali. Le torce analizzate si suddividono in torce con fascio luminoso molto ampio, come Salvimar Daylight, Sporasub Eyelight, Seac Q5 ed Epsealon Red Bullit, oppure in torce a fascio molto concentrato, come la Cressi Lumia e la Mares EOS (guardare il Dossier torce e le relative schede scaricabili di ogni torcia, inclusi gli angoli solidi del fascio luminoso). Quest’ultime due darebbero l’impressione di un fascio luminoso meno “potente”, ma in realtà dai test di illuminazione in tana la profondità del fascio di queste torce supera ogni aspettativa, e in particolare la Cressi Lumia risulta di una efficacia da record, con un fascio di luce sempre capace di illuminare in profondità la tana e i tagli e gli spacchi più profondi. Stesso concetto, ma con un fascio sensibilmente più debole, il risultato della Mares EOS. Bene anche le torce del primo gruppo, ma con un effetto meno profondo e una sensazione di illuminazione negli spacchi un poco troppo allargata e in alcuni casi con un poco di riflesso della luce che non penetra nello spacco. Certamente meglio il risultato di questo gruppo di torce in tane più ampie.
Poichè, però, la lettura dell’efficienza di ogni torcia può avere anche una percentuale di soggettività, abbiamo realizzato nella stessa tana, con caratteristiche ampie, ma anche con spacchi, video con tutte le torce in esame, per una vostra valutazione diretta.
(Cressi Lumia)
(Mares EOS)
(Salvimar Daylight)
(Sporasub Eyelight)
(Epsealon Red Bullit)
(Seac Q5)
Durata delle batterie
Altro dato importante è la durata delle batterie, che vede la metà delle torce, Salvimar Daylight, Sporasub Eyelight ed Epsealon Red Bullit, con soluzione a singola batteria ricaricabile, con caratteristiche analizzabili nelle schede tecniche pubblicate nel Dossier Torce, mentre le altre tre torce sono a batteria classica, Cressi Lumia e Mares OES con quattro batterie AA, mentre la Seac Q5 ne porta ben 8. Per queste torce abbiamo scelto delle Duracell.
Anche qui il test è stato ripreso a video per mostrare la veridicità dei risultati. Purtroppo il test è stato effettuato una prima volta e poi ripreso con un nuovo test (nuove batterie e ricariche) dopo un paio di mesi in attesa di ricevere da Cressi una Lumia senza sistema di auto-spegnimento che ci permettesse di fare il test durata batterie. In questo periodo purtroppo le batterie (Duracell Alcaline AA) lasciate nella Seac Q5 sembrano aver creato qualche corrente galvanica che ha corroso la torcia ed i circuiti interni, senza che le batterie stesse si fossero in realtà danneggiate o avessero perso liquido. Ciò è solo in piccola parte accaduto sulla Mares EOS, che comunque, diversamente dalla Seac Q5, abbiamo potuto continuare ad utilizzare, e assolutamente non ha avuto alcun effetto sulla Cressi Lumia, rimasta come nuova. Tale fenomeno non è stato riscontrato in alcun modo sulle tre torce ricaricabili. Attenzione, quindi, a togliere le batterie dalle torce indicate, in primis la Seac Q5, nel caso non la si usi per un po’ di tempo. Tale problema non ci ha permesso di utilizzare nuovamente la Seac Q5 nella seconda prova, ma avevamo già rilevato la durata nel primo test visibile nel video sottostante (nonostante lo spegnimento del cronometro, abbiamo rilevato i tempi totali dalla barra di scorrimento del video).
Il secondo video è stato necessario appunto poichè la Cressi Lumia ha in realtà un sistema molto valido per evitare il consumo delle batterie se la torcia rimane accesa per sbaglio, e anche per proteggere il LED dal surriscaldamento, e consiste nell’auto spegnimento dopo 5 minuti in modalità di massima potenza e 60 minuti con potenza ridotta. Abbiamo così atteso che Cressi ci mandasse una torcia con software modificato in modo che non si spegnesse per tutto il tempo della prova. Va detto che ancora una volta la Cressi Lumia ha mostrato grande qualità con una durata ottima delle batterie, pari a oltre 3 ore e 10 minuti, sempre alla massima potenza grazie allo speciale circuito realizzato in casa Cressi, per poi passare, quando la carica raggiunge il 20%, ad un rapido lampeggiamento che segnala la necessità di sostituire le batterie senza lasciare improvvisamente al buio il subacqueo. Il lampeggiamento, tra l’altro, rallenta con lo scaricarsi delle batterie, ma la Lumia rimane accesa oltre le 9 ore e 10 minuti, momento nel quale abbiamo interrotto il test. Ciò vale anche per la Mares EOS, che raggiunge le 3 ore di durata alla massima potenza per poi molto lentamente perdere forza (da considerare il primo video, visto che nel secondo appare evidente qualche contatto debole nelle prime fasi del test con luce chiaramente ridotta). Anche Seac Q5 ha buoni valori e raggiunge le 4 ore e 30 minuti, per poi calare anche lei molto lentamente. Va però ricordato che la Seac Q5 utilizza 8 batterie anzichè 4. Più brevi le durate delle ricaricabili, dove la Epsealon Red Bullit si spegne per prima perdendo potenza già dopo 50 minuti, seguita dopo circa 10 minuti della Sporasub Eyelight. Nettamente la migliore fra le ricaricabili la Salvimar Daylight, la quale più che doppia le dirette concorrenti arrivando a circa 2 ore e 30 minuti. La Salvimar Daylight, inoltre, presenta un utilissimo led che avvisa sullo stato di carica della batteria, verde completamente carica, giallo parzialmente e rosso quasi completamente scarica.
Marca | Modello | Durata batteria |
Seac | Q5 | 4h30min+ |
Cressi | Lumia | 3h10min++ |
Mares | EOS | 3h++ |
Salvimar | Daylight | 2h30min R |
Sporasub | Eyelight | 1h R |
Epsealon | Red Bullit | 50min R |
++ durata molto più lunga a potenza ridotta (o lampeggiante) | + durata più lunga a potenza ridotta | R: Ricaricabile |
Voti
Sulla base dei risultati visti nei video e nelle misurazioni precedenti, oltre che della prova in mare, leggi sotto le nostre considerazioni e scarica la tabella finale in PDF dei voti cliccando qui.
Conclusioni finali
Cressi Lumia: è la regina del dossier, una torcia pensata e realizzata in modo totalmente nuovo da Cressi, dove design, anatomia, interruttore, durata, finiture e, soprattutto, qualità della luce, sono sempre al massimo delle performance. Il Made in Italy che conta!
Salvimar Lumia: la numero 1 fra quelle in alluminio e ricaricabili, è rifinita in ogni dettaglio e compattissima, con un sensore LED della carica utilissimo. La Daylight perde qualcosa con un fascio di luce a nostro parere troppo ampio per gli spacchi più stretti e profondi. La posizione di Salvimar al riguardo è che la torcia deve illuminare anche fuori dalla tana con un fascio ampio; diverse scuole di pensiero…
Sporasub Eyelight: Molto bella e rifinita, un interruttore un poco duro ma funzionale, ha un fascio di luce ottimo, ma dura poco
Mares EOS: Soluzione semplice in plastica, non appare rifinitissima, ma nei fatti ha buone qualità di compattezza, peso, durata delle batterie e penetrazione del fascio di luce (anche se non molto potente).
Epsealon Red Bullit: bella e compatta, il fascio di luce non è dei più efficienti, si scarica presto e ha un interruttore poco funzionale.
Seac Q5: Non sappiamo perchè Seac abbia inviato una torcia con dimensioni così inadeguate per la pesca in apnea, e forse adatta solo all’ARA. Non bellissima, buoni i tre LED e il fascio di luce, oltre alla durata, che però richiede ben 8 batterie alkaline, troppe. Grave l’effetto correnti galvaniche che ha danneggiato, dopo solo 2 mesi, la torcia con batterie Duracell (di evidente alta qualità), resa così inutilizzabile.