Dopo aver testato le tre lunghezze di pale in fibra di carbonio della Leaderfins, 60, 70 e 80 cmverificando il diverso comportamento di ognuna di esse, si è proceduto, sempre presso la Y-40con il test di due diversi angoli, 20° e 33°. Anche in questo caso, il test è stato realizzato dal nostro campione Luciano Morelli.

Procedimento del test

Utilizzando l’area della Y-40 che scende fino alla profondità record di 42,15 metri, Luciano Morelli si è immerso più volte e consecutivamente cambiando le pinne utilizzate. Le condizioni costanti della piscina sono state fondamentali per l’analisi delle immersioni.

Utilizzando il Cressi King, vincitore del premio Best Choice by Apneapassion 2023,ogni immersione è stata studiata sulla App Cressi per verificare la velocità dell’immersione in ogni istante. In particolare, i tuffi sono stati analizzati nella ripartenza dal fondo, verificando la capacità delle pinne di spingere Luciano verso l’alto nel punto in cui la velocità è nulla e l’assetto negativo è massimo. È qui che si può valutare al meglio l’accelerazione delle pinne. Dopo i primi tre metri di salita, si controlla nuovamente la velocità per capire quale valore si è raggiunto dopo l’accelerazione iniziale. Inoltre, dato che un tuffo è legato all’intensità dei calci e alla tecnica utilizzata, Luciano ha anche contato i calci per risalire da ogni tuffo.

Pale con angolo di 20°

Le pinne utilizzate e l’immersione

Le pale utilizzate sono state quelle con angolo di 20° e 33°, entrambe pale da 80 della Leaderfins, in fibra di carbonioche, tra l’altro, sono particolarmente accessibili dal punto di vista economico, e sono state dotate delle scarpette Leaderfins Forza. La rigidità della pala utilizzata per questo test è stata Media.

Seguendo la sagola verticale, Luciano si è immerso fino a quasi 40 metri, poco meno considerando la necessità di virare sul fondo, posizionarsi in verticale, e ripartire da fermo, con il Cressi King al polso.

Tempo, pinneggiate, accelerazione e velocità

Nell’immersione con le pinne con angolo di 20° Luciano ha avuto bisogno di 53 calci per risalire da 36,8 metri, con un tempo totale di 40″.

Dopo 2 metri di risalita dalla massima profondità la velocità è stata di 0,73 m/s, un valore estremamente buono. La velocità dopo altri 2 metri, che poi diventa abbastanza costante, è misurata con il Cressi King pari a 0,78 m/s, anche questo un buon valore come “velocità massima”.

Nella fase di ripartenza dal fondo non è visibile alcun ritardo nel grafico Cressi (vedi area indicata dalla freccia rossa).

Grafico di immersione del Cressi King alla Y-40 con pinne Leaderfins in fibra di carbonio di 20° e 80 cm

Commento di Luciano

“Le Leaderfin 20° 80 cm in fibra di carbonio sono molto immediate nella reazione. L’accelerazione dal fondo è eccellente, così come la velocità massima. La posizione della caviglia e il comfort generale sono buoni, ma non eccellenti”.

Pale con angolo di 33°

Le pinne utilizzate e l’immersione

Come anticipato, laepale in fibra di carbonio Leaderfins, da 33°, hanno la stessa rigidità (media) e la stessa lunghezza (80 cm) delle precedenti, quindi tutti i parametri, tranne l’angolo, sono invariati. Le condizioni costanti della Y-40 sono fondamentali anche per mantenere invariati tutti i parametri.

Tempo, pinneggiate, accelerazione e velocità

Nell’immersione con le pinne con angolo di 33° Luciano ha avuto bisogno di 53 calci per risalire da 37,2 metri, con un tempo totale di 43″.

Dopo 2 metri di risalita dalla massima profondità la velocità è stata 0,69 m/s, un valore buono, ma non eccellente. La velocità dopo altri 2 metri, che poi diventa abbastanza costante, è misurata con il Cressi King pari a 0,78 m/s, un valore quindi molto buono come “velocità massima”.

La non eccellente accelerazione dalla massima profondità è visibile anche nel grafico del Cressi King, dove si evidenzia un ritardo nella ripartenza.

Grafico d'immersione del Cressi King alla Y-40 con Leaderfins in fibra di carbonio 33° 80 cm

Commento di Luciano

“Le Leaderfins 33° 80 cm in fibra di carbonio sono più fluide, meno nervose e più confortevoli delle 20°. Tuttavia, la ripartenza dal fondo della Y-40 non è così efficace come con le pale a 20° . La velocità massima è simile tra pale da 20° e 33°“.

Conclusioni

Lavorando con le eccellenti pinne in fibra di carbonio della Leaderfins, la differenza tra le pale da 20° e 33° è abbastanza evidente. Come previsto, i 33° consentono una posizione più rilassata della caviglia e un maggiore comfort generale della pinneggiata. Qualcosa che Luciano ha anche indicato come maggiore fluidità, meno nervosismo e meno fatica. D’altra parte, l’angolo di 20° mette la pala in una posizione più avanzata rispetto a quella di 33°. Questo genera una spinta più immediata che si percepisce in particolare nelle ripartenze dal fondo, ma in generale si avverte in ogni accelerazione, soprattutto nelle partenze da fermo.