Il nuovo Salvimar Ares ha stupito il Team Ufficiale di Apneapassion per l’eccellente qualità del design e la perfezione delle finiture, come abbiamo indicato nell’articolo di raggi x, parlando di un vero e proprio capolavoro! Questo arbalete è certamente candidato all’ Award & Best Choice by Apneapassion 2023. Ma per vincere tali premi, l’aspetto estetico e la cura di ogni dettaglio del Salvimar Ares devono portare anche a prestazioni eccellenti! Vediamo che indicazioni ha dato il test in acqua del Team Apneapassion.
David Stephens, il Campione britannico di pesca in apnea nel 2021 e 2022, sicuramente esperto di questo tipo di arbalete a doppio elastico circolare, Giovanni Metafuni, un pescatore in apnea straordinariamente forte, Carlo Forni, il Fondatore e Direttore di Apneapassion,che negli ultimi 10 anni ha testato più prodotti di chiunque altro forse al mondo, Fabio Mura, istruttore FIPIA di pesca in apnea e istruttore PADI e Apnea Professional Scuba School, e Andrea Micarelli, un incredibile campione di Apnea Indoor, che è anche u pescatore in apnea di grande talento, hanno provato tutti il Salvimar Ares in diverse lunghezze e tipi di impugnatura. Vediamo cosa ci hanno detto dopo il test.
David Stephens – Veramente stupefatto!
Il Salvimar Ares 105 ha un design davvero sorprendente, che fa la sua bella figura. Funziona davvero bene come appare! L’impugnatura è comoda, si impugna bene, l’arbalete è relativamente facile da caricare con i doppi elastici, che hanno una potenza più che sufficiente (senza essere troppo potenti per l’asta da 6,5 mm). Lo sganciasagola è facile da usare (accessibile con i guanti). Il fusto sottile di nuova concezione offre numerosi vantaggi: facilità di brandeggio, rapidità di puntamento, buon assetto, precisione degli spari in diversi scenari (a lungo/corto raggio e di imbracciata).
Non ho riscontrato alcun aspetto negativo del Salvimar Ares, anzi ne sono rimasto molto colpito. Forse potrei dire che ha un’asta piuttosto corta, corta nel senso che esce poco dall’estremità della testata. Ciò è probabilmente dovuto alla soluzione molto pratica dell’aletta che si appoggia sulla testata e quindi non necessita di un O-Ring di ritenzione. Questo potrebbe inizialmente non essere adatto a chi è abituato a mirare con aste più lungo oltre la testata.
Giovanni Metafuni – Un eccellente arbalete di precisione
Ho provato il Salvimar Ares 95 cm. Ho potuto apprezzare la facilità di brandeggio in acqua e la possibilità di caricamento rapido, anche grazie al supporto sternale più lungo. L’impugnatura è molto “avvolgente” sulla mano e anche la distanza del grilletto è perfetta per me. Forse l’unico aspetto negativo per me, ma questo dipende anche dai gusti e dalle preferenze di ognuno di noi, è il fatto che il lato dell’impugnatura è negativo in acqua. Ma anche in questo caso, il movimento in acqua è eccellente e nel test sparando al bersaglio ho colpito il centro perfetto, quindi un arbalete estremamente preciso.
Carlo Forni – Capolavoro anche in acqua
Durante la stesura dell’articolo raggi X sono rimasto stupito dal“design sorprendente“, come ha detto anche David, e ho pensato per tutto il tempo se una tale bellezza, un tale“capolavoro“, potesse anche funzionare bene come appariva. Ebbene, è sicuramente stato così. Ma io andrei oltre la semplice esecuzione dello sparo. Il Salvimar Ares presenta infatti diversi punti di eccellenza. Ciò che mi ha colpito, e che può essere sicuramente un punto di forza anche per i pescatori in apnea che cercano facilità di utilizzo e comfort, è l’ incredibile rapidità e semplicità di caricamento di questo arbalete. La testata dal design eccellente, compatta ma con passaggi ben sagomati e generosi per il monofilo, aiuta a posizionare quest’ultimo rapidamente senza il rischio che si sfili.
Le buone dimensioni e l’ottimo design della leva di sgancio laterale, e la possibilità di evitare l’utilizzo di un O-Ring per bloccare l’aletta, in quanto questa può semplicemente appoggiarsi sulla testata, rendono il caricamento dell’arbalete molto più rapido e semplice rispetto ad altri arbalete a doppio elastico circolare. Anche l’asta autocentrante contribuisce a un posizionamento e a un “aggancio” molto rapidi dell’asta al meccanismo di sgancio di altissima qualità. Gli elastici sono potenti, ma caricarli è facile, anche grazie alle pinnette dell’asta ben progettate e dimensionate che agganciano perfettamente le ogive in dyneema.
Ho provato il Salvimar Ares 85 con impugnatura simmetrica e il 95 con soluzione anatomica per destri. Il primo permette un maggiore movimento ed è migliore per pescare in tana, mentre il secondo si adatta perfettamente alla mia mano tenendola ben bloccata in posizione, a tutto vantaggio della precisione di tiro. Personalmente ho avvertito una leggera pressione dell’estensione dell’appoggio sternale sul metacarpo, e questa sensazione era ancora più percepibile durante il tiro potente della versione da 95 cm. Tuttavia, alla fine della giornata non ho avuto assolutamente alcun dolore o percezione negativa sulla mano, e in realtà durante la sessione di pesca in apnea questa sensazione è diminuita fino a che non me ne sono proprio dimenticato.
Il brandeggio del Salvimar Ares è sorprendente, al punto che mi sono dimenticato di avere in mano un 95 cm e pensavo di avere un 85 cm o anche meno! La potenza del tiro è praticamente perfetta. Una maggiore potenza sarebbe eccessiva e genererebbe un rinculo eccessivo, comunque abbastanza percepibile sulla versione da 95 cm, e una perdita di precisione. Una potenza inferiore potrebbe essere insufficiente e non sfruttare l’intero potenziale del Salvimar Ares.
La precisione del tiro, testata anche a bersaglio, è ottima e, parlando anche con la mente del progetto, Massimo Quattrone, questo è stato l’obiettivo principale nel realizzare il Salvimar Ares. Il meccanismo di sgancio autocentrante (R.F.S.C. – Rolling, Friction, Self-Centring) unito al sistema di centraggio della nuova asta Bolt contribuiscono a questo risultato. Il Salvimar Ares è un prodotto lanciato nel 2023 come sorprendente novità e sicuramente un candidato molto forte ai premi Award & Best Choice by Apneapassion.
Fabio Mura
Il design del Salvimar Ares, ho testato il 95 cm, mi ha davvero colpito, a partire dall’impugnatura, con il design preformato che aiuta notevolmente a brandeggiare l’arbalete. L’appoggio sternale è sufficientemente basso per mantenere libera la linea di mira e sufficientemente largo per ridurre la pressione sullo sterno.
Il grilletto è molto sensibile, probabilmente il migliore sul mercato. Questo è abbinato alla nuova asta, che ha l’aletta nella parte inferiore, una buona soluzione per me, e inoltre si appoggia sulla testata, evitando la necessità dell’O-Ring, e anche il rischio di perderlo in acqua e subito vederlo mangiato dai pesci. Il bel monofilo verde del Salvimar Ares può essere facilmente posizionato sulle alette laterali dell’impugnatura. Si tratta di un elemento presente su molti arbalete, ma particolarmente ben progettato in questo.
La leva di sgancio laterale della sagola ha dimensioni generose, che aiutano a non perdere il monofilo anche se posizionato in modo piuttosto lasco. L’assetto in acqua è abbastanza ben bilanciato. L’anello d’acciaio sotto l’impugnatura è decisamente robusto, non c’è plastica, e in caso di grosse catture è certamente un collegamento sicuro per mettere l’arbalete trazione, ad esempio con una grossa cernia.
Andrea Micarelli
Mi sono sentito davvero a mio agio con il Salvimar Ares. L’impugnatura è eccellente, perfettamente in linea con la mia mano, e il grilletto è ben posizionato, almeno per le mie dita taglia M. La linea di mira è perfetta e brandeggiare il Salvimar Ares in acqua è davvero facile con una sensazione di grande leggerezza. La precisione del tiro è fantastica e sono riuscito a catturare un grosso sarago pizzuto con la tecnica dell’agguato e un tiro molto preciso. Un altro dettaglio che mi è piaciuto è il meccanismo di sgancio, bello e fuido, e la leva di sgancio della sagola laterale, ben disegnata e con bordi lisci, grazie alla tecnologia MIM (Metal Injection Moulding), ora applicata anche su tale elemento oltre che sugli altri componenti del meccanismo di sgancio Heavy Metal. Questo aiuta a preservare il monofilo che non viene mai tagliato dai bordi della leva, cosa che invece può accadere con gli elementi tagliati a laser.