Introduzione

Le pinne Blue Green Falcon 100% in fibra di carbonio già presentate sul web magazine internazionale Apneapassion, sono un vero e proprio grande passo avanti rispetto alle pinne della versione precedente dell’azienda greca, la Blue Green Advanced Carbon.

Giovanni Metafuni, tester ufficiale delle pinne per AP, ha testato la versione soft, che per il suo peso (90 Kg) e altezza (190 cm) potrebbe non essere alla fine la rigidità perfetta, ma che ha comunque dato ottimi risultati.

Il test

(Di Giovanni Metafuni)

Trasferimenti di superficie

Le pinne Blue Green Falcon nella versione soft danno una sensazione di pienezza in tutta l’ampiezza della pinneggiata. Nel movimento in superficie, se fatto controcorrente, è necessario adottare una pinneggiata medio-stretta, poichè una soluzione più ampia sarebbe controproducente. Al contrario, se non c’è corrente o questa è a favore, è opportuna un movimento ampio.

Acque bassa

In acque poco profonde direi, per i motivi sopra esposti, le pinne Blue Green Falcon non sono molto probabilmente la scelta ottimale, a causa della loro grande lunghezza e del loro effetto pieno, caratteristiche che non sono le migliori in condizioni di acqua bassa, dove l’acqua non si può sfruttare tutto il potenziale di queste pinne di qualità così elevata.

Tuffi da medi a profondi

Nelle immersioni su 15 metri e più si inizia a sentire la qualità della fibra di carbonio con cui sono costruite e progettate le pinne Blue Green Falcon, che danno però le migliori prestazioni allo stacco dal fondo a 20-30 metri, dove esprimono il meglio di loro con una propulsione costante e quella sensazione di sicurezza assoluta che le caratterizza.

Conclusioni

Particolarmente adatte a chi ama pescare in apnea profonda, la versione morbida delle pinne Blue Green Falcon è adeguata per pescatori e apneisti con una struttura corporea da 175 cm in su e un peso da 75-80 kg in su. La velocità di risalita per uno come me, che è 190 cm x 90 kg, è di 56/59 metri al minuto.