Dopo aver presentato le novità Seac 2016 per la pesca in apnea, AP ha testato la muta Kama 7.0.
In breve
La nuova Kama 7.0 è una muta in neoprene spaccato all’interno e foderato all’esterno (nylon superelastico Extraflex). La nuova grafica mimetica 2016 by Seac è ripresa anche sulle pinne Motus Kama in polimero e sulle maschere One Kama e Fox Kama, con relativo boccaglio. Oltre alla versione da 7 mm, la Kama è disponibile in spessore da 5 mm, sia per pantaloni che giacca. Il neoprene è cucito esternamente e incollato internamente per sigillare ed evitare infiltrazioni. Il taglio della zona torace, braccia e gambe è anatomico e preformato, con le ultime due preinclinate, per dare più comfort nei movimenti e durante la respirazione. La chiusura della giacca è con sistema a doppio alamaro. I pantaloni sono a vita alta per la massima copertura termica della zona vita-stomaco, lombi.
Soluzioni di rilievo
Le mute Kama, come la 7 mm del test, hanno caratteristiche interessanti, a partire dalla zona viso. Questa è a strati differenziati, con giroviso, largo circa 4 cm, di spessore ridotto e pari a 5 mm per la giacca da 7 mm e 3,5 mm per quella da 5 mm. Tale soluzione aumenta il comfort della zona viso, che è chiaramente più sensibile e che spesso rimane segnata dopo lunghe pescate. La realizzazione a spessori differenziati presenta una bordatura doppia in morbido neoprene, incollata senza cucitura alla corona di neoprene più sottile per rendere la struttura più morbida. Altra zona a spessore ridotto è quella laterale del cappuccio, con due aree che riprendono la forma delle orecchie.
Ulteriore soluzione di rilievo è la protezione sternale interna (Pad-In), che va a posizionarsi all’interno dei pettorali, e aderisce così meglio al corpo, riducendo le sacche d’acqua fra neoprene e pelle, in modo tale da migliorare le capacità termoisolanti. La soluzione offre anche una maggiore pulizia del design esterno.
Sempre la zona dell’appoggio sternale, così come gomiti e ginocchia, sono ricoperti con una serie di rombi in gomma antiscivolo applicata con sistema PU Print 3D. Tale soluzione, che presenta i rombi staccati l’uno dall’altro, evita che la copertura limiti l’elasticità dell’area interessata, a tutto vantaggio del comfort.
I profili di chiusura intorno ai polsi, alle caviglie e al giroviso sono in neoprene Glideskin ripiegato doppio, foderato internamente in tessuto Superstretch, per ottenere un effetto di sigillatura e resistenza allo strappo.
Materiali e finiture
Fra le qualità della Kama risalta certamente la cura del dettaglio nella realizzazione delle cuciture e, soprattutto, degli incollaggi interni. Ad un controllo attento di tutte le linee di assemblaggio dei diversi pezzi di neoprene non si sono riscontrati punti anche solo di minimo distacco del neoprene, a dimostrazione di una elevata qualità costruttiva. Anche tirando con forza i lembi incollati nei punti critici del mento e delle ascelle, zone con 4 e 3 parti di neoprene unite fra loro, le giunzioni sono risultate impeccabili.
Il neoprene non è il pregiato e famoso Yamamoto, ma è frutto di lunghi studi e ricerche da parte del reparto R&S Seac per un prodotto di alta qualità, ma a costi ragionevoli. Al tatto forse non si ha la morbidezza dello Yamamoto più performante, ma certamente una ottima resistenza a taglio e quindi alle possibili unghiate.
Prova in mare
Condizioni
La prova in mare è stata effettuata nel periodo di gennaio, nei fondali dell’Argentario, con spostamenti in mare con barca. La temperatura minima dell’acqua misurata dal Mares Smart Apnea è risultata pari a 15° C.
Vestizione e svestizione
La muta in fase di vestizione, e poi di svestizione, è risultata piuttosto morbida, anche se i 7 mm di spessore del neoprene foderato risultano, chiaramente, abbastanza ingombranti. Il neoprene spaccato (open cell) all’interno necessita chiaramente dell’utilizzo di lubrificante, quale acqua saponata. La robustezza del neoprene foderato, delle cuciture e degli ottimi incollaggi, evitano rischi di danneggiare la muta durante entrambe le fasi, con la possibilità di tirare con forza ogni parte della muta e fare leva sulla coda di castoro. Chiaramente sarà importante bagnare e saponare la muta anche in fase di svestizione, per evitare che la giacca, ripiegata su se stessa, crei delle zone di grippaggio (incollaggio) e renda impossibile sfilare la muta stessa.
Comfort
Una volta indossata la muta il comfort è molto elevato, grazie alle valide preformature della zona torace, gambe e braccia. Qualche fastidio può darlo la zona del mento che, dal nostro test (parzialmente legato alla forma della testa di chi indossa la muta) è risultato un poco stretta. Sempre relativamente al cappuccio, l’area di neoprene sottile dedicato alle orecchie risulta spostata troppo indietro verso la nuca. Nessun effetto collaterale ne fastidio, ma certamente si perde parzialmente il vantaggio di comfort che potrebbe dare l’intelligente soluzione Seac. Durante la pescata si percepiscono le due importanti cuciture dietro le ginocchia: non è una sensazione fastidiosa, ma è comunque presente.
Isolamento termico
Una volta immersi la muta risulta subito molto calda, senza zone di infiltrazione dell’acqua, come la classica area lombare (da controllare bene comunque la posizione dove sono avvitati gli alamari, ed eventualmente riposizionarli), piuttosto che il viso e dietro il collo. Ciò a dimostrazione ancora delle ottime preformature e misure della Kama, che evita la presenza di trafilamenti e sacche d’acqua fra neoprene e corpo del pescatore. A ciò contribuiscono i profili in neoprene ripiegato presenti su caviglie, polsi e giroviso. I pantaloni a vita alta aiutano a mantenere, anche con 15°C, un ottimo isolamento termico nella zona stomaco-vita-lombi. Il profilo del cappuccio aderisce bene e copre sufficientemente il viso in modo da proteggerlo dal freddo invernale. Con la Kama 7.0 si è potuto pescare su profondità fino a 15 metri per ben tre ore senza alcuna sensazione di freddo al corpo.
Resistenza agli urti
Grazie alla fodera esterna, la Kama 7.0 ha come vantaggio una incredibile resistenza all’abrasione contro gli scogli. La fodera è piuttosto elastica, ma mostra anche uno spessore particolarmente robusto, che protegge notevolmente dagli urti.
Mimetica
Nei fondali dell’Argentario la mimetica Kama risulta una ottima soluzione e si integra in modo valido con il fondale di scogli e alghe. La muta Kama è disponibile anche nera.
Trasferimenti in gommone
La fodera esterna del neoprene risulta assorbire una buona quantità di acqua e non si asciuga affatto durante i trasferimenti. Questo è un classico limite di questo tipo di neoprene nei trasferimenti in gommone nei periodi più freddi. Viceversa, nei periodi caldi la fodera evita di surriscaldarsi sotto il sole. Chiaramente la Kama 7.0 è indicata per un utilizzo invernale, o comunque in acque sotto i 20 °C.
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