Intro

Dopo aver presentato Mares Sniper PS 75 nel “Dossier dei migliori fucili a lancia inferiori a 100 € di prezzo di listino”, lo abbiamo testato verificando che, seppur economico, è molto efficiente.

(di Massimo De Pascalis)

Condizioni del mare e sensazioni in acqua

Finalmente è arrivato uno scirocco che ha pulito l’acqua resa torbida dalla pioggia dei giorni scorsi, ed ho potuto provare il Mares Sniper PS 75. Un arbalete con delle ottime caratteristiche rapportate al prezzo contenuto. La testata aperta e lo scatto molto morbido fanno dimenticare la semplicità di un progetto che non prevede una scatola di sgancio indipendente dal castello, ma una serie di guide posizionate sui gusci interni dell’impugnatura, che trattengono ogni parte del meccanismo. La testata parzialmente aperta permette di inserire agevolmente prima l’asta nel meccanismo di sgancio e, con una piccola pressione, poi nella testata dell’arbalete.

Mares Sniper PS meccanismo di sgancio senza scatola separata

L’azione di pesca 

Appena entrato in acqua per effettuare il test eseguo il caricamento e il posizionamento del monofilo direttamente collegato alla testata, dato che il mulinello è considerato un optional. Il peso in acqua è leggermente negativo e l’impugnatura, pur essendo ispirata a modelli di vecchia data, è molto comoda. La falange del mio dito indice arriva agevolmente al grilletto senza che debba afferrare l’impugnatura in maniera scorretta. Dopo essermi ventilato per bene, scivolo tra gli scogli attento a non far rumore e seguo un percorso di circa sei metri fino a trovare uno scoglio dove fermarmi ed effettuare un aspetto. I primi pesci ad arrivare sono dei piccoli saraghi sparaglioni e alcune menole, ma dietro c’è un bel gruppo di salpe, ottime per farci la pasta. Il branco effettua un primo giro largo per poi tornare indietro poco più vicino, la distanza è notevole ma voglio saggiare velocità e precisione del tiro. Scelgo il pesce ed effettuo il tiro insagolando la preda, gli elastici robusti hanno fatto un buon lavoro.

Conclusioni

Il Mares Sniper PS 75 è un arbalete dall’assetto leggermente negativo estremamente maneggevole. Lo scatto è dolce e la corsa del grilletto sufficientemente lunga da poter evitare tiri accidentali. Il sistema di sganciasagola è funzionale ma è necessario fare attenzione a non tendere troppo il monofilo poiché potrebbe influire negativamente sul rilascio dell’asta ritardando così lo sgancio. Gli elastici in dotazione sono perfettamente adatti a lanciare l’asta a distanze notevoli e il rinculo non è poi così forte da rendere il tiro impreciso nonostante la leggerezza dell’arbalete. Il sistema di ancoraggio dell’asta sulla testata favorisce il caricamento anche con mare mosso e offre la possibilità di poter usare aste con pinnette di grandi dimensioni. Questo arbalete, pur avendo i limiti di uno strumento economico, può regalare ottime soddisfazioni prestandosi alla cattura di molti tipi di pesci con tiri lunghi e precisi.

Ricetta di pasta con la salpa

La salpa non è un pesce pregiato, ma cotto nel modo giusta può dare belle soddisfazioni al palato. Una volta catturata, la salpa va subito eviscerata e squamata togliendo anche le branchie. Dopodichè arrivati a casa va sfilettata e tagliata a pezzi. Poi mettete dell’olio extra vergine d’oliva in un pentolino a fuoco moderato con uno spicchio d’aglio e un pochino di peperoncino, facendolo rosolare a fuoco basso e non dimenticate di aggiungere dei pomodorini freschi pachino. Quando il pomodoro inizia ad appassire, gettateci dentro i pezzi della salpa aggiungendo pochissimo vino bianco e qualche foglia di prezzemolo. Appena il vino bianco sarà evaporato il sugo sarà pronto per condire degli spaghetti che vi stupiranno. Quando assaggerete questo piatto rimpiangerete di aver snobbato un pesce che nasconde invece un eccellente sapore.

Massimo De Pascalis e MGMSub

Romano, anno ‘62, la passione per la pesca in apnea di Massimo De Pascalis viene stimolata dal padre Carlo, che lo svezza alle diverse tecniche. Frequenta Circeo ed isole Pontine, ma anche Grecia, Corsica, Sardegna e Sicilia. A Roma si diploma come odontotecnico, e dopo qualche anno apre un laboratorio dove si specializza in restauri dentali e dispositivi gnatologici per il recupero di disfunsioni temporo mandibolari. Nel 1996 si trasferisce a Chieti, dove il rapporto con la pesca in apnea subisce un profondo cambiamento, visto che Massimo si deve adattare alla nuova condizione delle acque perennemente torbide di quella costa dell’Adriatico. Nel 2004 decide di ufficializzare l’attività di progettazione e realizzazione di arbalete in legno, creando la MGMsub. Tra i suoi arbalete, presentati già anche su AP, il più conosciuto è il CH90, anche noto con il nomignolo di Muletto.

Base e punti di forza degli arbalete MGMsub sono l’elevata brandeggiabilità, la leggerezza e la maneggevolezza dell’impugnatura, il cui angolo con la canna, la realizzazione su misura per la mano di ogni pescatore e il profilo anatomico non estremizzato, permettono di scoccare il colpo nelle posizioni più disparate.