Nell’emisfero Nord, ed in particolare nel Mediterraneo, l’Inverno è ancora ben presente e solo i pescatori in apnea più coraggiosi ed incalliti si immergono, con l’acqua ancora intorno a 12°C. Ma anche nei paesi del Nord l’acqua è ancora più fredda. Abbiamo testato le migliori e più note mute invernali con spessori indicati per acque fredde e dove l’isolamento termico è fondamentale. Le mute invernali sono le stesse presentate nel Dossier Mute Invernali.
Quando si parla di acqua fredda nel Mediterraneo, consideriamo temperature intorno ai 9-10°C, quindi avremo anche paesi dove l’acqua sarà ancora più fredda, ma la logica dei test effettuati darà indicazioni sulle migliori mute anche per acque più fredde di quelle del test.
I test in mare ci ha visti utilizzare le mute invernali inviate dai produttori (che hanno scelto liberamente modello e spessori sulla base della temperatura dell’acuqa indicata) in un mare sui 12°C, che rappresenta certamente un buon campo di prova. Chiaramente i nostri amici dei paesi del Nord Europa si immergeranno anche in acque più fredde, but ancora, l’efficienza termica rilevata in questi test avrà validità anche in situazioni di freddo più estremo.
Tutte le mute invernali testate sono di buona qualità generale e i nostri commenti più o meno positivi saranno anche basati su un confronto fra di esse. Il prezzo non verrà valutato e sarà lasciato come sempre al lettore che potrà facilmente verificare il prezzo di acquiasto sui molteplici siti di vendita on-line. L’obiettivo, ben sintetizzato nella tabella di valutazione a fine articolo (ma leggete bene tutto il servizio per meglio comprendere i motivi di determinate valutazioni), è stato quello di valutare 4 importanti caratteristiche delle mute prese in esame: 1 e 2, l’isolamento termico dentro e fuori dall’acqua, il secondo considerando anche possibili trasferimenti in gommone, 3, morbidezza e comfort, 4 resistenza.
Non esiste una “vincitrice assoluta” di questo confronto, anche se alcune mute invernali avranno una valutazione generale migliore di altre, ma le osservazioni che leggerete vi serviranno soprattutto a scegliere la muta più adatta alle vostre esigenze: pesca in acqua bassa fra gli scogli, o più profonda, trasferimenti in gommone o discese in mare da terra, utilizzo molto frequente o solo sporadico, possibilità e capacità di effettuare costante manutenzione alla muta o necessità di una muta resistente senza interventi di riparazione nel tempo, voglia di una muta estremamente confortevole oppure più robusta.
Le mute testate sono state: Beuchat Espandon Prestige, Cressi Tracina, Mares Squadra, Pathos Thira Camu, Picasso Thermal Skin, Salvimar Nebula, Seac Kama e Sporasub J55.
Beuchat Espadon Prestige (7 mm giacca, 7 mm pantaloni)
Isolamento termico in acqua
Le finiture sono ottime, con neoprene liscio esternamente e ripiegato su caviglie, polsi e contorno viso, in modo da ridurre il passaggio dell’acqua e migliorare l’isolamento termico, che infatti risulta molto buono. L’estrema morbidezza del neoprene, che descriveremo meglio più avanti, permette inoltre di utilizzare mute più spesse senza perdere comfort, e quindi in caso ottenendo ancora maggiore protezione dal fredo.
Il Braca Concept, che in qualche modo ha la stessa funzione del pisciarino, è tuile fuori dall’acqua e permette di urinare una volta vestiti appena prima di immergersi, anche indossando le bretelle presenti sui pantaloni della Espadon prestige; quindi una buona soluzione. Allos tesso tempo tale sistema non può essere usato, come invece il pisciarino, in acqua, perchè permetterebbe all’acqua fredda di entrare nella muta. Comunque la tenuta del Braca Concept è ottima, a condizione di richiudere bene i lembi di neoprene sovrappositi.
Isolamento termico fuori dall’acqua
La fodera esterna dell’eccezionale super elastico Elaskin X8.8 evidentemente rimane bagnata e non permette, quando bagnata, una buona protezione termica fuori dall’acqua, con vento o spostamento in gommone, per via del fatto che il tessuro rimane bagnato a lungo, e ancor più le ampie e spesse protezioni in Supratex 2, che si impregnano facilmente d’acqua.
Morbidezza e comfort
La Beuchat Espandon Prestige è di gran lunga la muta più morbida fra quelle foderate esternamente, con qualità di elasticità paragonabili alle mute liscio spaccate. Ciò è possibile grazie alle caratteristiche ineguagliabili del neoprene Elaskin X8.8 neoprene by Beuchat. Wow!
Resistenza e durabilità
L’estrema morbidezza del neoprene Beuchat, nonostante la fodera esterna di protezione, determina una certa delicatezza interna con possibilità di piccoli tagli dovuti ad unghiate. Comunque, ciò richiede solo una attenzione in più in fase di vestizione e svestizione, ma la protezione dagli elementi esterni è sicuramente assicurata dalla fodera e le ampie protezioni in Supratex 2.
Conclusioni
In generale di altissima qualità, la Beuchat Espadon Prestige è certamente una soluzione eccellente per l’Inverno, grazie anche al comfort e l’elasticità eccezionali, i miglipori fra le mute foderate esternamente. L’unico limite è fuori dall’acqua con vento o trasferimenti in gommone, dove fodera e ampie e spesse protzioni in tessuto si impregnano d’acqua. Una giacca impermeabile e windstopper da indossare in questi casi è consigliata.
Cressi Tracina (7 mm giacca, 7 mm pantaloni)
Isolamento termico in mare
Ottimo taglio, struttura moolo buona del neoprene e soluzioni su polsi, caviglie e contorno viso in Smoothskin, fanno della Cressi Tracina una muta molto efficace da un punto di vista dell’isolamento termico in mare. La soluzione Smoothskin in particolare presenta superficeinterna liscia e quindi anche meno elastica, tale da sigillare meglio della soluzione in neoprene spaccato. Il sistema Aqua Stop può essere in alcuni casi un ulteriore ottimizzatore della coibentazione.
Isolamento termico fuori dall’acqua
Per via della fodera esterna e le ampie protezione di ginocchia e gomiti in spesso tessuto Powetex, la Tracina non è ideale nei trasferimenti in gommone con aria gelata, anche se un leggero vantaggio si ha grazie alla copertura sternale in Melco Tape, materiale che non si impregna e asciuga rapidamente.
Morbidezza e comfort
Neoprene molto elastico, lo Sheico foderato esternamente in Ultraspan e Nylon offre ottimo comfort, grazie anche all’ottimo taglio della Tracina. Nonostante la morbidezza, il neoprene utilizzato mantiene una ottima struttura, quindi non si deforma troppo e aderisce bene al corpo.
Resistenza e durabilità
Il neoprene come detto è piuttosto morbido, ma ha, come anticipato, una buona struttura e quindi risulta piuttosto resistente anche nella parte interna in spaccato, mentre etsernamente la fodera e le ampie protezioni su ginocchia e gomiti in Powertex rendono la Cressi Tracina una muta altamente resistente, anche nel tempo. La soluzione con SmoothSkin su polsi, caviglie e contorno viso è certamente più resistente rispetto ad un taglio netto del neoprene foderato spaccato.
Conclusioni
La Cressi Tracina, che è stata ottimizzata e aggiornata nel taglio rispetto ad altre mute Cressi precedenti, ha la sua forza nella robustezza ai tagli, grazie anche alle ampie protezioni in Powertex, e nella protezione dal freddo, grazie alla ottima qualità del neoprene e all’uso della soluzione SMoothSKin. La muta Tracina non asciuga rapidamentw fuori dall’acqua visto che fodera e Powertex si impregnano, per cui l’uso di una giacca impermeabile e windstopper è consigliato in caso di trasferimenti su gommone o giornate fredde e ventose.
Mares Squadra (7 mm jacket, 5.5 mm pants)
Isolamento termico in acqua
L’isolamento termico in acqua di una muta è legato molto alla struttura del neoprene, quindi riduzione dello schiacciamento dello stesso, e finiture su polsi, caviglie e volto. Moltissimo conta anche il taglio della muta e l’ottimizzazione della chiusura della giacca intorno alle gambe dei pantaloni, che rappresenta il maggiore profilo di possibile infiltrazione di acqua esterna dentro al muta La Mares Squadra ha un taglio estremamente curato ed efficace, ma perde qualcosa per la mancanza di bordi polso, caviglie e volto in neoprene ripiegato liscio esternamente. Mares nons egue tale scelta in questo caso perchè ritiene tale soluzione meno resistente nel tempo rispetto ai pordi ripiegati foderati esternamente in un unico pezzo rispetto al neoprene di braccia, gambe o cappuccio. Questa è una scelta importante che Mares fa nell’ottica di prediligere qualità e durata, rispetto magari a soluzioni un poco più efficienti ed evolute. Quindi, infine, tale soluzione riduce un poco la sigillatura della Mares Squadra e quindi la coibentazione termica. Dobbiamo anche considerare però, che Mares ha inviato una giacca da 7 mm, ma pantaloni da 5,5 mm, scleta che permette di utilizzare meno pesi in cintura/schienalino, ma che evidentemente risulta più fredda di una soluzione con pantaloni da 7 mm.
Isolamento termico fuori dall’acqua
Come muta foderata esternamente, la Mares Squadra si impregna e asciuga lentamente, quindi non è ideale nei trasferimenti in gommone in giornate fredde. Nonsotante ciò, qualche piccolo vantaggio rispetto ad altre mute arriva dalla ampia protezione in poliuretano su petto e ginocchia, tale da non impregnarsi e asciugarsi rapidamente.
Morbidezza e comfort
La Mares Squadra è realizzata con un neoprene piuttosto morbido foderato esternamente in Nylon. Tale neoprene non eccede in morbidezza in modo da evitare eccessivo schiacciamento nei tuffi più profondi (anche se in gener ein Inverno si pesca in acque più basse), ma anche perdità di ritorno elastico della muta tale da risultare nel tempo larga sul corpo del pescasub e quindi meno calda. Estremanente facile da indossare grazie alla semplicità del taglio e dei profili di cappuccio, caviglie e polsi realizzati con neoprene ripiegato e foderato esternamente, piuttosot elastico.
Resistenza e durabilità
La fodera esterna protegge bene dalgi urti con gli scogli, e ampie protezioni in poliuretano su petto e ginocchia sono un ulteriore rinforzo, mentre l’assenza delle stesse sui gomiti potrebbe essere un leggero limite nel tempo pescando in acuqa bassa fra le rocce. La soluzione dei bordi del cappuccio, caviglie e polsi in neoprene in un unico pezzo ripegato e foderato esternamente è la soluzione più resistente possibile, anche considerando una maggiore resistenza ai raggi solazri rispetto al neoprene liscio esternamente, che tra l’altro deve essere attaccato a gambe, graccia e cappuccio.
Conclusioni
Molto facile da indossare e confortevole, , la Mares Squadra ha un design semplice che punta a garantire una ottima resistenza anche nel tempo, che è una filosofia alla base dei prodotti Mares. La mancanza di alcuni dettagli utili per la sigillatura della muta riducono leggermente le capacità coibentanti.
Pathos Thira Camu 7 mm
Isolamento termico in mare
Buona struttura del neoprene, ulteriormente aiutata dalla copertura neoprenica di tutte le cuciture, oltre che le finiture con neoprene ripiegato liscio esternamente (e foderato internamente per maggiore resistenza e rigidità) su caviglie, polsi e contorno viso, fanno della Pathos Thira Camu una muta estremamente calda. Il sistema Water Stop può offrire un ulteriore aiuto nella sigillatura della muta e quindi nella ottimizzazione della protezione termica.
Isolamento termico fuori dall’acqua
Fodera esterna e grandi protezioni di gincchia e gomiti in spesso Supratex Nylon, e protezione sternale anch’essa in Nylon, tendono ad impregnarsi d’acqua e aciugarsi lentamente. Per tale motivo la Pathos Thira Camu non è particolarmente adatta ai trasferimenti in gommone nelle giornate fredde. Una giacca impermeabile e windstopper è consigliata in tali situazioni.
Morbidezza e comfort
Pathos Thira Camu non è una semplice muta foderata esternamente, ma possiede anche una copertura neoprenica su tutte le cuciture esterne, tale da dare una ulteriore struttura alla muta. Una volta indossata però, tale maggiore rigidità non è realmente percepibile, e la muta risulta molto confortevole. I bordi di cappuccio, polsi e caviglie sono realizzati in neoprene ripiegato liscio esternamente e foderato internamente, tale da risultare più rigido di altre soluzioni.
Resistenza e durabilità
La Pathos Thira Camu è un punto di riferimento per la resistenza fra le mute testate. Fodera esterna con ampie protezioni in Nylon Supratex su ginocchia, gomiti e sterno proteggono in modo eccellente da urti con gli scogli più affilati, sistuazione frequente nlla pesca invernale in acqua bassa, quando il pescasub spesso si trova ad aiitarsi addirittura con i gomiti per tenere la posizoione o spostarsi, anche in presenza di risacca. In aggiunta, la copertura neoprenica delle cuciture, protegge le stesse da raggi solari, acqua di mare e sfregamento sulle rocce.
Conclusioni
Muta che offre un buon comfort, ma non eccezionale, la Pathos Thira Camu ha la sua forza in primis nella robustezza ai tagli e agli agenti atmosferici, ma anche nella coibentazione termica.
Picasso Thermal Skin 7 mm
Isolamento termico in acquaLa
Picasso Thermal Skin è la prima muta della lista che testiamo in liscio spaccato. L’ottimo taglio della muta e la buona struttura del neoprene utilizzato, insieme al neoprene liscio doppio su polsi, caviglie e volto, ma anche sulla vita dei pantaloni, fanno della muta portoghese una soluzione estremamente calda, anche nei tuffi profondi.
Isolamento termico fuori dall’acqua
Il neoprene liscio esternamente si asciuga rapidamente e l’assenza di fodera esterna su petto e gomiti, e solo piccole coperture ginocchia, cavallo e girovita della giacca (in questo caso la fascia foderata è però piuttosto alta), fanno della Picasso Thermal Skin una muta molto calda anche fuori dall’acqua e nei trasferimenti in gommone.
Morbidezza e comfort
Evidnetemente una muta in liscio spaccato risulta più elastica, morbida e confortevole delle mute foderate. Ciononostante, Picasso ha scelto per la propria muta un neoprene che non fosse eccessivamente morbido, in modo da mantenere una buona struttura e aderenza al corpo, oltre ad evitare lo schiacciamento eccessivo in profondità.
Resistenza e durabilità
La scelta di utilizzare un neoprene piuttosto denso permette di avere una muta comunque abbastanza resistente a tagli e lacerazioni, sempre nei limiti di un liscio spaccato. Evidentemente, inoltre, non avere alcuna protezione aggiuntiva su gomiti e sterno (ce solo una pezza di neoprene internamente per creare uno spessore protettivo durante il caricamento del fucile da pesca) fa si che la Picasso Thermal Skin non sia protetta in caso di urto con scogli taglienti. GLi incollaggi d’altro canto sono talmente ben realizzati da pparire molto resistenti e privi di difetti.
Conclusioni
Specificatamente realizzata per un utilizzo di alto livello, la scelta Picasso della qualità di neoprene liscio spaccato sembra ottimale per densità e resistenza, specialmente nell’utilizzo su mute spesse invernali. Chiaramente, l’assenza di fodera esterna e protezioni su sterno e gomiti potrà portare a tagli esterni del neoprene (più che lacerazioni vere e proprie), specialmente nella pesca in acuqa bassa fra gli sogli, e quindi richiederà frequenti interventi di manutenzione.
Salvimar Nebula Skin 7 – 5.5 mm
Isolamento termico in acqua
Il neoprene TRD-Skin (Tear Resistant Dry Skin) possiede una capacità di isolamento termico mai testata prima. L’esperienza in acqua fredda è impressionante, con la capacità della Salvimar Nebula Skin di proteggere il pescasub dal freddo ad un livello superiore alle migliori mute testate. Probabilmente lo strato esterno di poliuretano che impregna la fodera esterna determina un miglioramente dell’isolamento termico, mantenendo il tessuto asciutto anche sott’acqua. Poichè abbiamo avuto la possibilità di provare anche la Nebula con giacca da 5,5 mm, possiamo affermare che la rivoluzionaria muta by Salvimar permette di ridurre lo spessore di neoprene fino ad 1 mm rispetto alla media della concorrenza, a parità di capacità coibentante. Ciò, chiaramente, nel periodo invernale aiuta ad eliminare zavorra e quindi migliorare il comfort generale.
Isolamento termico fuori dall’acqua
L’effetto di eccezionale capacità di isolamento termico in acqua la riscontriamo per la Salvimar Nebula Skin ancora più fuori dall’acqua, poichè lo strato di copertura esterna in poliuretano rende la Nebula Skin 100% impermeabile all’acqua e tale da asciugarsi in tempi molto rapidi, e quindi ideale per gli spostamenti con il gommone. Tale qualità impermeabile va addirittura oltre mute liscio spaccate come la Picasso Thermal Skin e, ancor più, la Sporasub J55. Infatti, se la Picasso ha una vita della giacca con banda foderata esternamente molto alta, la Sporasub possiede anche protezioni foderate su ginocchia, gomiti e petto: tutti elementi che si impregneranno d’acqua e steneteranno ad asciugarsi. La Slavimar Nebula Skin, invece, è praticamente 100% impermeabile (tranne per bordi di polsi, caviglie e viso), e si asciugherà più velocemente di qualsiasi altra muta.
Morbidezza e comfort
Imbattibile sul fronte della protezione dal freddo, la Slavimar Nebula Skin non può invece realmente competere per morbidezza con mute lisco spaccate e, in effetti, risulta anche leggermente meno elastica anche rispetto alle migliori mute foderate esternamente. Ciò è vero anche se Salvimar ha voltuo utilizzare un neoprene di altissima qualità come lo Yamamoto 39, proprio per migliorare tale caratteristica. La fodera esterna impregnata con il poliuretano risulta infatti meno elastica di altre fodera senza spalmatura. Sarà come sempre importante, e ancor più in questo caso, scegliere la taglia giusta per questa muta, in particolare per la giacca.
Resistenza
Eccellente ressistenza generale da parte della Salvimar Nebula Skin, con lo strato esterno di poliuretano che crea un ulteriore protezione alla fodera. In realtà, nelle zone di maggiore sfregamento, come il cavallo dei pantaloni, lo strato di poliuretano si consuma un poco, anche se sono dopo numerosi utilizzi. La copertura in PuffGum realizzata in piccoli elementi su gomiti, ginocchia e petto, è anche presente sul sedere e rappresenta così una protezione aggiuntiva assente sulle mute della concorrenza. Piccolo neo il fatto che tali elementi in PuffGum con il tempo tendono un poco a staccarsi, soprattutto nella zona sedere.
Conclusioni
Incredibile ed imbattibile protezione termica da parte della Nebula Skin dentro e fuori dall’acqua. Non molto elastica, la rivoluzionaria muta Salvimar permette comunque di utilizzare una soluzione più sottile e quindi di recuperare qualcosa sul fronte della morbidezza e del comfort, anche grazie alla possibilità di utilizzare minore zavorra.
Seac Kama 7 – 5 mm
Isolamento termico in acqua
Il neoprene della Seac Kama è piuttosto denso, quindi non si schiaccia, oltre ad avere una buona struttura. Polsi, caviglie e contorno viso sono ben rifiniti con neoprene ripiegato liscio esternamente e foderato internamente per maggiore tenuta. Stranamente però la Seac kama non è risultata una muta particolarmente calda come ci si sarebbe potuti aspettare. I motivi possono essere un taglio della muta che non si è adatta bene al corpo del pescasub, se non altro quello del tester, ma soprattutto un neoprene che ha dato la sensazione di non essere sufficientemente elastico da aderire in modo sufficiente al corpo. Ad ogni modo va considerato che Seac ha inviato una Kama con giacca da 7 mm e pantaloni da 5 mm.
Isolamento termico fuori dall’acqua
Come muta foderata esternamente la Seac Kama si impregna d’acqua e asciuga lentamente, come altre mute foderate, e quindi non è ideale per i trasferimenti invernali con gommone. Ad ogni modo le coperture di petto, ginocchia e gomiti in poliuretano PU Print, anche se realizzate con composizioni discontinue di piccoli rombi, proteggono dal vento e non si impregnano con un leggero miglioramento di questa caratteristica.
Morbidezza e comfort
Su questo punto c’è realmente qualcosa che non va nella scelta Seac del neoprene. Un neoprene molto denso e piuttosto rigido, e una fodera esterna che, seppur denominata Superstrecth, nel test in mare ha mostrato una elasticità appena sufficiente, fanno della Seac Kama una muta non particolarmente confortevole. Chiaramente il fatto che il neoprene risulti piuttosto rigido può determinare un minore schiacciamento tale da mantenere meglio lo spessore originario nel tempo, e quindi anche le caratteristiche di coibentazione termica. Va segnalato che, dal punto di vsita del comfort, le cuciture dietro le ginocchia risultano percepibili e un poco fastidiose.
Resistenza e durabilità
Certamente la Seac Kama ha nella resistenza e durabilità il suo punto di forza, con un neoprene denso e resistente, così come la fodera esterna e le cuciture. Inoltre, le coperture ampie in poliuretano PU Print su ginocchia, gomiti e petto rendono questa muta perfetta per resistere agli utri nella pesca in acuqa bassa fra gli scogli.
Conclusioni
Probabilmente non la scelta migliore dal punto di vista del comfort nel caso di muta con giacca da 7 mm utilizzabile in Inverno, poichè il neoprene piuttosto duro comporta una riduzione del comfort maggiormente percepibile su spessori sopra i 5 mm. Inoltre, la protezione termica è inferiore alla media. Ciononostante, per coloro che cercano una muta molto resistente e duratura nel tempo, e che possono accettare i due limiti elencati, la Seac Kama è fra le mute più robuste e durature sul mercato.
Sporasub J55 8/5 mm
Isolamento termico in mare
Con un ottimo taglio del neoprene liscio spaccato, la Sporasub J55, quest’anno sostituita dalla J60, si adatta molto bene al corpo anche grazie al neoprene estremamente elastico e morbido. La giacca da 8 mm è un connubio perfetto con i pantaloni da 5 mm (preferite sempre una giacca più spessa per la protzione termica, e pantaloni più sottili per ridurre la gallegiabilità e quindi la zavorra). Tutti i bordi di caviglie, polsi, cappuccio e girovita dei pantaloni sono in neoprene ripeigato liscio esternamente tale da ottimizzare la sigillatura. Il cappuccio chiude molto sul viso, con una buona soluzione per proteggere bene dall’acqua invernale gelata. Il risultato è una muta molto calda eccellente per utilizzo in acque molto fredde.
Isolamento termico fuori dall’acqua
Il neoprene liscio esternamente è eccellente per utilizzo fuori dall’acqua grazie alla rapida asciugatura. Tale caratteristica è però leggermente ridotta per via della lunga protezione sternale in Nylon Ultrastretch e degli inserti in tessuto anche su ginocchia e gomiti.
Morbidezza e comfort
E’ in assoluto la muta numero uno in termini di comfort. Vestire la Sporasub J55 è, anche con giacca da 8 mm, quasi come indossare un pigiama. La morbidezza ed elasticità del neoprene utilizzato da Sporasub è assolutamente incredibile.
Resistance
La resistenza è il tallone d’Achille dalla Sporasub J55. Se da un alto, infatti, è prevedibile che una muta in liscio spaccato abbia dei limiti di resistenza, dall’altro alcune soluzioni tecniche e costruttive sono piuttosto inaccettabili. Anzitutto, gli incollaggi non hanno una qualità sufficiente, visto che vi sono diversi punti di unione dei fogli di enoprene che mostrano, anche solo sopo una giornata di utilizzo, ma anche da nuovi, punti deboli e incompleti. E’ come se la muta avesse necessità di un secondo passaggio di colla, come fanno i migliori artigiani per rinforzare e rendere più duraturi gli incollaggi. Non solo. La protezione sternale, correttamente allungata per aiutare il caricamento dei fucili subacquei più lunghi, è troppo ridida e crea una linea di discontinuità e di debolezza lungo tutto il suo bordo rispetto al neoprene liscio spaccato della parte frontale della giacca. Non a caso la nuova J60 tale protezione in Nylon scende giù fino a collegarsi alla fascia foderata della vita della giacca. Un utile aggiornamento.
Conclusioni
Una ottima muta per ciò che concerne l’utilizzo invernale, sia per l’incredibile comfort e morbidezza, sia per l’ottima protezione termica. La resistenza, sia legata al design, ma soprattutto agli incollaggi, è insufficiente. Ciononostante, per coloro cha avessero molta accortezza in fase di vestizione e svestizione, e tempo e modo per effettuare una costante manutenzione degli incollaggi della Sporasub J55, questa muta puà essere una buona scleta dal punto di vsita delle performance in inverno. Probabilmente da evitare spessori sotto i 6,5 mm che risulterebbero ancora più delicati.