Le nuove Sporasub Spitfire Kelp colpiscono per la soluzione semi-trasparente, il foro sulle pale e per l’ottima scarpetta.

Aspetto estetico

Certamente interessanti, grazie al tecnopolimero verde semitrasparente, le nuove Sporasub Kelp colpiscono subito e si distinguono dalla “massa” delle pale in tecnopolimero, anche per il foro a forma di goccia alla base della pala. A ciò, si aggiunge la scarpetta bicolore nera e verde, che bene si abbina alla pala e che è veramente ben rifinita in ogni dettaglio.

Pinne Sporasub Spitfire Kelp

La pala

La pala delle Spitfire Kelp è la vera novità. Realizzata in polipropilene semitrasparente di colore verde, certamente offre un buon mimetismo. Il materiale a detta di Sporasub ha un ottimo ritorno elastico, fragilità praticamente assente e adattabilità sia alle alte che alle basse temperature. In aggiunta, molto importante, è la presenza anche di una sostanza anti UV che riduce il deterioramento del materiale. Il foro a forma di goccia, di dimensioni 10 cm per 3,5 cm, è posizionato alla base della pala, nella zona che in pratica flette molto poco e quindi tenderebbe a spostare acqua verso l’alto e verso il basso senza generare propulsione. Il foro funge da scarico dell’acqua e ha la funzione di rendere la pinneggiata meno faticosa senza perdere efficienza di spinta. Ma non solo, tale soluzione evita anche la derapata laterale delle pinne durante la pinneggiata.

Con profilo terminale leggermente a coda di rondine, la pala è ben rifinita nelle venature di rinforzo, che fungono da irrobustimenti che permettono alla pala di flettere nel modo più corretto per restituire la massima spinta. La struttura è infatti realizzata con tre venature superiori e quattro inferiori, con l’intento anche di dare stabilità alla pinneggiata indirizzando i flussi d’acqua che scorrono sulla superficie della pala. La stabilità della pinna è infine ottimizzata da due piccoli water rail in punta, posizionati lateralmente e realizzati in termogomma. Le dimensioni dei water rail sono ridottissime, con lunghezza di 7 cm e altezza totale, sopra e sotto la pala, di 2,6 cm.

La scarpetta

Realizzata secondo le soluzioni più evolute, la scarpetta offre termogomma in due diverse duresse: la verde, più morbida (55° Shore) è utilizzata per la parte alta del tallone e tutto il contorno della caviglia, oltre che la punta del piede, mentre la termogomma nera, più dura (85° Shore), viene utilizzata per la parte inferiore del tallone, il collo del piede e i longheroni, per una migliore trasmissione del movimento alla pala. La gomma verde è inoltre utilizzata per una intelligente tassellatura antisdrucciolo sotto il tallone.

I longheroni, importanti nelle dimensioni, sono lunghi 30 cm e alti da 3 cm alla base della scarpetta, fino a ridursi ad 1 cm di altezza nella parte terminale. Le clip di fissaggio della pala al longherone sono piuttosto dure e assicurano un ottimo fissaggio, ma risultano un poco scomode, proprio per la durezza, nell’estrazione e soprattutto nel rimontaggio. Il profilo laterale della pala che si inserisce nel longherone è realizzato con il classico profilo ad altezza differenziata per facilitarne l’inserimento.

Il collegamento con la scarpetta è assicurato anche dalle due classiche viti con piastra in plastica posizionate sotto la pala all’altezza della punta del piede.

Dimensioni e pesi

Le pale sono lunghe 64 cm dal punto di piega sotto la scarpetta al punto più distante del profilo terminale della pala, cioè lateralmente, mentre la larghezza parte dal valore di 13,2 cm (misurata all’interno dei longheroni) davanti alla punta del piede e arriva al valore massimo di 21,4 cm. Il peso misurato da AP della pala è di 400 grammi, mentre quello della scarpetta è 600 grammi. Il peso totale incluse viti di fissaggio, piastra in plastica e clips laterali è pari a 1015 grammi.

Flessione

La pala caricata a flessione curva in modo piuttosto uniforme su tutta la sua lunghezza, con un leggero spostamento verso la punta. Piuttosto morbida quando flessa, la pala della Spitfire Kelp non offre certo la reattività delle pale in composito (vetroresina o carbonio), ma sarà la prova in mare a darci le sensazioni più vere sull’efficienza delle nuove pinne Sporasub 2017.

 

Scheda tecnica

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