Il Pathos Sniper-R 95 si propone sul mercato con una serie di caratteristiche che lo rendono un prodotto top di gamma e rivolto a chi cerca alte prestazioni balistiche, unendo progressione e gittata della soluzione Roller alla reattività dell’elastico circolare.

In breve

Canna in alluminio ad osso di seppia con guida asta con soluzione chiusa, galleggiante montato fisso sulla canna per il bilanciamento del fucile e l’ancoraggio degli elastici del sistema Roller, testata Roller unita alla soluzione per elastico circolare, meccanismo di sgancio completamente in acciaio e impugnatura ambidestra ottimizzata; il Pathos Sniper-R 95 offre moltissime soluzioni ad alto profilo tecnico.

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Il fusto

Realizzato in alluminio per estrusione con tecnologia “mild forming“, il fusto del Pathos Sniper-R 95 ha sezione ad osso di seppia per migliore brandeggio e, soprattutto, per il bilanciamento. La canna è realizzata con soluzione “enclosed track“, cioè con guida asta che va a chiudersi sopra l’asta per più della metà, in modo da non permettere la fuoriuscita della stessa anche in caso di ribaltamento dell’arbalete e, in teoria, offrire maggiore stabilità dell’allineamento in fase di sparo.

La testata

Estremamente evoluta e specificatamente realizzata per il fusto con sezione ad osso di seppia, la testata presenta la soluzione Roller unita al foro di passaggio per l’elastico circolare, in una pulizia di linee e forme che permette, con gli elastici di entrambe le soluzioni caricati, di avere una disposizione degli stessi molto ben allineata senza nocive interferenze e frizioni fra elastici. Le rotelle per il passaggio degli elastici del sistema Roller sono leggermente coniche verso l’interno della testata per assicurare in modo ottimale gli elastici nella sede.

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Estremamente interessanti e pratiche le scanalature per il posizionamento e il passaggio della sagola, che è così facilmente posizionabile in fase di caricamento, senza il rischio di fuoriuscita della sagola stessa dalla posizione corretta. 

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Ancora più pratico il prolungamento di una linguetta nella parte anteriore e inferiore della testata, atta a supportare l’aletta dell’asta quando posizionata inferioremente, in modo da eliminare la necessità del classico anellino elastico di tenuta.

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Il galleggiate 

Sempre sul fronte della canna e del suo bilanciamento, quest’ultimo è assicurato anche dal galleggiante (Sepia Roller) di forma allungata e schiacciata (dimensioni 34,8 x 7,1 cm) incollato sotto la canna proprio davanto al mulinello.

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Ma la funzione del galleggiante va oltre il bilanciamento ed è efficace nell’ottica della semplificazione del caricamento del sistema Roller, grazie a tre punti di aggancio per l’elastico, distanti 13 cm l’uno dall’altro, e utili anche per regolare al meglio il tensionamento degli elastici stessi.

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Impugnatura e meccanismo di sgancio

L’impugnatura è la D’Angelo 3 di ultima generazione, simmetrica per l’utilizzo ambidestro, e con meccanismo di sgancio 100% in acciaio inox. Rispetto alla D’Angelo 2 la distanza fra il grilletto e il palmo della mano è stata ridotta per agevolarne l’utilizzo con guanti spessi e per chi ha la mano piccola. Il gancio reggisagola è di dimensioni ridotte e posizionato nella parte superiore del meccanismo dell’impugnatura, mentre il sistema è intercambiabile con, per esempio, il Laser, secondo la filosofia di Pathos. Il blocchetto di sgancio è estremamente arretrato per ottimizzare la lunghezza utile di sparo. L’ergonomia dell’impugnatura è realizzata in modo da assottigliare il più possibile la parte superiore e allineare nel modo migliore la mano con la linea di tiro. Il materiale dell’inpugnatura è in nylon caricato vetro.

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Asta

L’asta è di serie da 7 mm di diametro e lunghezza 130 cm sul 95. L’aletta è completamente esterna (non incavata nell’asta) ed è posizionata inferiormente, soluzione che in genere controbilancia bene la tendenza dell’asta ad abbassarsi durante lo sparo per via del peso della stessa. Il materiale è il pregiato Sandvik e la punta è tricuspide.

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L’asta presenta 4 pinnette, delle quali una avanzata per semplificare la fase di carcamento, mentre la terza partendo dalla punta presenta un foro per il passaggio della sagola.

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Gli elastici

Gli elastici montati standard sono i Pathos TNT Dynamite diametro 16 mm, rossi fuori e neri dentro, con mescola molto reattiva e perfetti per tiri in profondità, anche con acqua fredda. E’ l’elastico ideale per fucili roller. Il fattore di allungamento è pari a 3,5 per il booster (elastico circolare) e 3,1 per il roller. L’ogiva di serie è in Dyneema.

Mulinello

Il mulinello montato è il Wheel 50, ma è disponibile anche il Wheel 70. La particolarità di questi mulinelli è quella di non avere una vera e propria frizione, ma una soluzione on-off, nel senso che la manopola di serraggio del mulinello si usa solo per tenere in tensione la sagola quando l’arbalete è caricato. Al momento del colpo, però, il mulinello si allenta e la sagola si dipana liberamente. Pathos preferisce questa soluzione per evitare rischi si affaticamento del pescasub una volta sparato alla preda, per via della tensione generata dalla frizione. Diversamente, Pathos consiglia di gestire la sagola con la mano nel caso di prede che lo permettano, altrimenti, appunto, lasciare libera la sagola in modo da evitare di trovarsi in difficoltà in fase di risalita.

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Caricamento agevolato

Il sistema Roller classico richiede un carichino per riuscire ad afferrare l’ogiva, situazione non complicata, ma certamente meno comoda dei caricamente tradizionali. Pathos ha intelligentemente realizzato una soluzione che non richiede l’uso del carichino.

In pratica, si procede posizionando l’ogiva sulla prima tacca anteriore, per poi girare l’arbalete e collegare l’elastico circolare del Roller al primo punto (dal lato della testata) di aggancio sul galleggiante. In tal senso si può poi procedere collegando lo stesso al secondo o al terzo punto di aggancio. Pathos-De Mola consigliano di utilizzare il secondo punto di aggancio quando gli elastici sono nuovi, ed eventualmente sfruttare il terzo attacco quando si percepisce che gli elastici hanno perso un poco di durezza.

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Rigirando l’arbalete per dritto si può a questo punto caricare l’elastico sulla seconda pinnetta. Anche qui il consiglio Pathos-De Mola è di sfruttare le pinnette successive solo quando gli elastici mostreranno un leggero cedimento. Effettuato il caricamento del Roller si potrà poi tirare l’elastico circolare fino alla penultima pinnetta, o all’ultima con elastici più vecchi.

Per scaricare e stampare la scheda tecnica completa del Pathos Roller-R 95 clicca qui.

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