Le pinne in silicone C4 Wolverine ridefiniscono l’allenamento in apnea
Tra il vasto panorama di pinne presenti sul mercato, che spazia dai modelli in carbonio con ottimizzazione della risonanza, ai classici design in tecnopolimero, fino alle recenti vincitrici del premio Best Choice by Apnea Passion 2025, le C4 FBG Umberto Pelizzari con pala in fibra di vetro, C4 ha nella sua gamma anche la pinna da allenamento adatta agli apneisti. La maggior parte delle opzioni disponibili sovraccarica i muscoli o compromette la tecnica, soprattutto le varianti corte e rigide comunemente utilizzate nel nuoto in piscina. Le pinne C4 Wolverine colmano questa lacuna con un mix unico di design, comfort e funzionalità. Inoltre, la lunghezza ridotta le rende perfette per essere trasportate in una tradizionale borsa da palestra.
Design e materiali
Le pinne C4 Wolverine sono realizzate in morbido silicone e presentano un design accattivante, sia estetico che pratico. La scarpetta aperta evita i soliti punti di pressione e offre una solida stabilità intorno alla caviglia, creando una calzata aderente ma non restrittiva.
Design e dimensioni

Realizzate in un unico pezzo di silicone, le C4 Wolverine hanno un design che vede la pala completa di 7 nervature verticali su entrambi i lati, le più grandi delle quali sono le guide laterali. Queste conferiscono alla pala una struttura e un ritorno elastico aggiuntivo e, allo stesso tempo, un migliore controllo durante il calcio, evitando lo scivolamento laterale. Infatti, a differenza delle pinne lunghe che possono perdere l’allineamento durante i movimenti dinamici, queste sono progettate per mantenere la stabilità assiale anche in caso di calci vigorosi.

La punta della pala è leggermente concava per un maggiore controllo, mentre l’area del flapè presenta numerose piccole nervature longitudinali per mantenere la rigidità lungo l’asse, consentendo comunque la flessione trasversale.

Sebbene non siano corte come le tipiche pinne da nuoto, la lunghezza medio-corta delle pale e il peso contenuto garantiscono un impegno prolungato delle gambe, anchein caso di affaticamento. Abbiamo misurato la lunghezza totale di una taglia piccola (36-37 EU) pari a soli 49 centimetri.
Sinistra e destra per il massimo comfort

Una novità nel design delle pinne C4 Wolverine è la netta distinzione tra piede destro e sinistro. Pur essendo semplice, dimostra un’attenzione ai dettagli che molti produttori trascurano e genera un comfort decisamente maggiore. L’indicazione destra o sinistra è stampata sotto la scarpetta insieme alle dimensioni, ma è facile sentire con la mano l’area rigonfia interna della scarpetta, che indica la posizione dell’arco del piede.

Utilizzo e obiettivi
C4 Carbon, con le pinne da allenamento in silicone Wolverine, non è certo il primo marchio a introdurre sul mercato questo tipo di pinne corte in silicone monopezzo. Tuttavia, l’azienda italiana ha voluto differenziare il proprio prodotto dagli altri, realizzando un design più pesante e strutturato, che potesse funzionare bene durante l’allenamento, sia in apnea dinamica che in CWT. Le C4 Wolverine hanno infatti un design che controlla l’eccessiva flessione delle pale e dell’intera struttura anche nelle condizioni più difficili.

Indossando le pinne C4 Wolverines si ha l’impressione di avere delle pinne lunghe ai piedi. Il movimento delle gambe durante la pinneggiata mantiene l’ampiezza, il che significa che i gruppi muscolari spesso lasciati inattivi dai modelli a pala corta vengono impegnati attivamente. Questo rende l’allenamento più olistico e specifico per le reali prestazioni di apnea. La spinta, che testeremo presto, è pensata per essere inaspettatamente molto vicina a quella delle pinne lunghe, rendendo le C4 Wolverine un modo molto piacevole di praticare l’apnea e di allenarsi.

Le pinne favoriscono anche l’articolazione della caviglia, un aspetto fondamentale nella moderna tecnica di pinneggiata. La morbidezza e la flessibilità del silicone lavorano in sincronia con la meccanica del corpo, preservando il movimento tecnico senza distorsioni. Anche quando la fatica si fa sentire, la struttura della pinna incoraggia un impegno muscolare continuo. La loro reattività fa sì che anche nelle fasi successive dell’allenamento la coordinazione e la propulsione rimangano intatte.