Le Cressi Gara Modular Carbon sono realizzate con soluzioni uniche.

Come tutti i prodotti in fibra di carbonio, anche le pinne Cressi Gara Modular Carbon, necessitano di un processo produttivo realizzato con una buona parte di artigianilità. La fibra di carbonio, dalle spettacolari caratteristiche meccaniche (leggerezza unita ad un resistenza e un modulo elastico ineguagliabili) ancora oggi presenta infatti il grosso limite di dover essere lavorata artigianalmente. Le aziende automobilistiche di tutto il mondo stanno investendo grossi budget per arrivare ad una produzione industriale e automatizzata di componenti in fibra di carbonio, ma ad oggi ciò è ancora un obiettivo lontano.

Cressi, è una azienda ancora oggi 100% italiana e con produzione in Italia, con alle spalle una delle più grandi storie nel mondo della pesca in apnea e della subacquea, festeggiata proprio qeust’anno con i 70 anni. Prodotti rivoluzionari sono stati la maschera Pinocchio, che integrava la sagomatura del naso nella maschera, piuttosto che le pinne Rondine, con calzata a scarpetta, eliminando il fastidioso laccetto, poi evolute nelle Rondine L, le prime pinne a pala lunga. Sempre sul fronte pinne, con brevetto, Cressi in tempi più recenti ha realizzato la scarpetta a doppia mescola, soluzione che punta a migliorare prestazioni e comfort.

Negli anni Cressi ha puntato sempre più su prodotti realizzati a livello industriale e automatizzato, che permettesse ripetitività e quindi elevate e costanti prestazioni e affidabilità. Ciononostante in gamma ha anche le pinne in carbonio, le Gara Modular Carbon, che evidentemente seguono processi produttivi, se non altro per la pala, artigianali. Ciononostante, se da un lato l’automatizzazione non è stata possibile, su qualità e affidabilità Cressi ha concentrato come sempre i suoi sforzi.

Aspetto estetico

La qualità visiva è molto buona, con la scarpetta ottimamente realizzata, con gomma bicolore ad indicare le due durezze diverse. La pala è lucida e presenta una superficie con piccoli punti di assenza di resina un po’ distribuiti lungo tutta la superficie. Aspetto questo, dovuto al particolare materiale utilizzato e alla volontà di ricercare la massima leggerezza delle pale, e quindi il minor utilizzo di resina, senza, a dire di Cressi, compromettere in alcun modo la resistenza della pala, confermata dalla mancanza praticamente di resi.

I water rail sono incollati in modo pulito con piccolissime zone dove si intravede la colla, mentre il taglio lato longheroni è buono ma non perfetto, aspetto che evidentemente non influisce sulle prestazioni. Perfetto il collegamento pala scarpetta. La scritta “CRESSI GARA MODULAR CARBON” è realizzata con una sorta di verniciatura realizzata sotto l’ultimo strato di resina, con un effetto superficiale un poco “ruvido”, da vicino un leggermente meno rifinito rispetto alle migliori soluzioni.

Stratificazione

Il processo di laminazione e quindi di posizionamento degli strati di fibra composita negli stampi è brevettato e utilizzato nel campo della produzione di ultraleggeri, dove evidentemente la qualità e affidabilità sono senza compromessi. Gli stampi sono addirittura in vetro, sotto vuoto e in autoclave ad alte pressioni e temperature controllate.

Lo spessore della pala è ottenuto utilizzando fogli di fibra composita con diametro maggiorato delle fibre stesse, anzichè utilizzare più strati di spessore ridotto. A dire di Cressi tale soluzione riduce le tensioni nella pala, migliora cosi l’affidabilità e la durata nel tempo, riducendo sensibilmente il fenomeno di snervamento della fibra. E’ proprio il diametro maggiorato dei fili della fibra che genera, in fase di indurimento della resina, i micro-forellini sulla superficie della pala.

Altro accorgimento di Cressi è l’utilizzo, nella prima parte della pala, in corrispondenza dei fori per le viti di fissaggio pala scarpetta, di un foglio di Kevlar, materiale con modulo elastico (capacità di ritornare nella posizione iniziale dopo essere stato piegato) nettamente inferiore alla fibra di carbonio, ma molto resistente a frattura, al punto di essere utilizzato nei giubbotti antiproiettile. Tale soluzione, a dire di Cressi, rinforza notevolmente la pala nella parte di fissaggio delle viti, zona spesso a rischio rottura.

Dimensioni e peso

Anche per le Cressi Gara Modular Carbon, AP ha proceduto alla misurazione e pesatura. La lunghezza della pala, misurata dai fori di inserimento delle viti di fissaggio pala-scarpetta, è pari a 63 cm lateralmente e 61 centralmente, con differenze dovute al profilo finale a coda di rondine. Pale piuttosto corte, come le Mares Rasor Carbon e le Seac Motus FibrexPro, mentre hanno maggiore lunghezza pari a 66 cm le C4 Mustang, 74 cm le Carbonio GFT Alpha68 cm le Pathos Abyss e i 76 cm delle Alemanni Speedy, le più lunghe. Certamente negli ultimi anni le pale in carbonio sono cresciute in lunghezza, per ottenere un maggiore spostamento d’acqua, ma le dimensioni aumentate rappresentano anche maggiore ingombro durante le pescate. La larghezza della pala, presa internamente ai water rail, cresce rapidamente da 14,5 cm davanti alla punta del piede, a 21 cm da prima di metà pala fino alla fine.

Le pale, esattamente simmetriche nel peso, sono state pesate pari a 275 gr, molto leggere, a conferma che il processo di laminazione punta all’utilizzo del minor quantitativo di resina per ridurre i pesi. Le scarpette, misura 42-43, pesano 540 grammi l’una, anche queste piuttosto leggere. Il peso totale di una pinna, compresi attacchi e viti, è stato misurato da AP pari a 830 grammi, posizionando le Cressi Gara Modular Carbon come seconde pinne più leggere dopo le Pathos Abyss (730 gr).

AP ha effettuato, tramite calibro Palmer, anche la misurazione, indicativa visto anche la stratificazione variabile, dello spessore della pala in tre punti: davanti alla scarpetta lo spesso è stato rilevato pari a 1,40 mm, a metà lunghezza lo spessore è pari a 0,85 mm, e alla fine della pala è pari a 0,55 mm, cioè spessori abbastanza ridotti.

Sempre relativamente alle dimensioni, i water-rail partono da poco prima di metà della pala, al termine dei longheroni di buone dimensioni che fanno da guida per il flusso d’acqua. I water rail, di forma semplice, sono lunghi 30,5 cm e hanno altezza costante, di 1,9 cm, considerando la misura totale (sotto e sopra). L’angolo fra scarpetta e pala è 22°.

Flessione

La flessione delle Cressi Gara Modular Carbon è piuttosto accentuata da metà pala fino alla punta, mentre il primo tratto dalla punta del piede a metà pala risulta piuttosto rigido. Ciò è vero sulle pale nere, definite come morbide da Cressi, mentre la versione mimetica è indicata come durezza media. La reattività della pala è molto buona.

Clicca qui per la tabella dei dati tecnici delle pinne Cressi Gara Modular Carbon.

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