Al Dema Show 2016 abbiamo intervistato Stefano Salvi, titolare della Salvimar, e parlato dei prodotti di maggior successo negli Stati Uniti.

 

Stefano Salvi, titolare Salvimar, sullo stand al Dema davanti alla nuova gamma di arbalete Metal

 

AP: Stefano quali sono stati i passi di avvicinamento di Salvimar al mercato Nordamericano?

SS: Nel 2014 abbiamo concretamente iniziato a lavorare sul mercato degli Stati Uniti, con non poche difficoltà, visto che non avevamo un distributore all’altezza. La svolta c’è stata lo scorso anno, con Maverick America. Grazie a loro e a prodotti di altissimo livello oggi la crescita percentuale delle vendite è pari a circa il 50% con nostra evidente grande soddisfazione.

 

AP: Quali i prodotti per la pesca in apnea che maggiormente stanno avendo successo sul mercato americano?

SS: Certamente la Noah fra le maschere, ma anche le altre, come la Endless e la Maxale. Fra le mute la N.A.T. ha avuto un ottimo successo, e ben accolti sono stati anche i nostri pneumatici. Maggiore difficoltà hanno avuto gli arbalete che, con il vecchio sistema di sgancio, caricati in modo importante, con magari tre elastici da 14 o 16, non sono stati apprezzati quanto volevamo. Abbiamo comunque imparato da questa esperienza e ci siamo impegnati nella progettazione e realizzazione di un meccanismo di sgancio nettamente superiore e oggi all’avanguardia sul mercato, il Metal, che equipaggia l’omonimo arbalete, ma anche l’Atlantis Metal e il Sapiens Metal. Questi nuovi prodotti sono certamente molto validi per il cliente americano esigente e attento. 

 

AP: E per quanto riguarda le pinne?

SS: Le pinne in carbonio, le Boomblast, ci hanno dato grandi soddisfazioni, e sono riconosciute come pale eccezionali, anche perchè la qualità è estremamente elevata e in 4 anni di commercializzazione non abbiamo avuto nessun reso, aspetto che il cliente americano, molto attento e presente sui social per condividere le proprie esperienze di prodotto, ha apprezzato e premiato. 

 

AP: Nel catalogo 2017 avrete anche la nuova gamma di pinne serie 151°, in plastica, denominate Turn151°, in vetroresina, le Fibra151°, e in carbonio, le Carbo151°. 

SS: Si, una offerta che si aggiunge alle pinne già presenti nell’offerta 2016. La qualità costruttiva sarà sempre di altissimo livello, dove in particolare la produzione delle Fibra151° e delle Carbo151° seguirà la stessa filosofia delle Boomblast, così da garantire in ogni momento massima affidabilità e sicurezza. 151° sta per i gradi di inclinazione scarpetta pala rispetto ad un angolo piano di 180°, quindi 29° nella terminologia tradizionale. Oltre all’angolo di inclinazione, le Carbo151° rispetto alle Boomblast cambiano nella forma, in particolare il flap finale che non è più a V, ma è convesso, e nella durezza di flessione.

 

 

AP: Le Fibra151° ci portano nel campo dell’apnea pura con il marchio Fluyd, visto che sono le pinne utilizzate dalla campionessa del Mondo di apnea Outdoor e Indoor Alessia Zecchini. Come è questo mercato negli Stati Uniti?

SS: Il mercato dell’apnea pura è molto più piccolo rispetto alla pesca in apnea, ma certamente in crescita. Fino a quest’anno in realtà con Maverick ci siamo concentrati solo sulla pesca in apnea. Ora che questo settore sta lavorando bene, il prossimo anno svilupperemo anche la parte commerciale della linea Fluyd. Vediamo come va, visto che prodotti e disciplina sono molto diversi. 

 

AP: Per quanto riguarda la linea nuoto, come vi state muovendo?

SS: Anche per il nuoto le cose sono ad uno stadio iniziale. Certamente è molto importante l’accordo di collaborazione reciproca con la Jaked, che sulla linea dei costumi ci ha permesso da subito di essere all’avanguardia in ricerca e sviluppo con i prodotti della nostra gamma.